E’ scomparso nel giugno scorso, a soli 60 anni, Stefano Bargauan nome noto tra gli operatori tv negli anni ’70 e ’80. Stefano Bargauan, insieme ai genitori armeni ed ai fratelli Michele (Mike) e Willy, aveva fondato nel 1975 la società di produzione tv milanese Televisione Commerciali Italiana, poi evoluta l’anno successivo nell’emittente locale TVCI.
La tv, con iniziale sede a Cesano Boscone (poi trasferita presso gli ampi locali del Cinema Teatro Massimo di Milano), era stata tra le prime ad insediarsi in Valcava (canale 41 UHF) e quindi a dotarsi di una significativa diffusione. Dopo aver mutato il marchio in Globo Tv (nessun punto di contatto fuori dal nome con l’omonimo colosso televisivo brasiliano), la famiglia Bargauan aveva deciso, in prossimità della legge Mammì (1990), di disimpegnarsi dal business televisivo, cedendo l’importante rete di distribuzione del segnale – che ormai interessava (attraverso tv locali acquisite via via) Lombardia, Piemonte, parte del Veneto, del Trentino e della Liguria – alla Fininvest per il progetto pay tv Telepiù (nella specie, la terza rete) per una cifra che ai tempi aveva fatto impressione. Successivamente all’alienazione della ex TVCI, Stefano Bargauan era rimasto nel settore collaborando con varie aziende broadcast, perlopiù nel settore dell’alta frequenza e con la rivista settoriale MonitoR. Con lui se ne va un pezzo importante dell’emittenza libera del nord Italia. (M.L. per NL)