Domenica 5 settembre 2021 si è verificato un evento piuttosto raro: un black-out di gran parte dei transponder del satellite Hot Bird 13B, che ha impattato Sky, RTL 102.5, molte emittenti francesi, la greca Nova, la versione polacca di Canal+ e molti programmi africani.
I canali italiani sono stati rapidamente riattivati senza impatto per gli utenti (probabilmente da transponder spare sugli altri satelliti co-locati), mentre per quelli francesi la stessa cosa è stata impossibile.
Hot Bird 13B
La posizione orbitale a 13 gradi, denominata Hot Bird nel 1995 dall’allora direttore generale di Eutelsat Giuliano Beretta, è una delle più strategiche della flotta, ospitando oltre 1000 canali televisivi per un’audience potenziale di oltre 135 milioni di case in Europa, nord africa e medio oriente. I canali sono trasmessi da tre satelliti co-locati, Hot Bird 13B, C ed E lanciati rispettivamente nel 2006, 2008 e 2006.
Nella prima mattina
Il guasto ha avuto luogo in un orario assolutamente non di punta: le prime ore del mattino di domenica. Sono subito risultati non disponibili gran parte dei canali, con sintomi che variavano tra assenza di segnale e blocchi dei ricevitori. Verso le 10 del mattino molte frequenze risultavano nuovamente accese, ad esclusione delle 11623 , 11681, 11804, 12597, 11075, 11054 , 10719.
Un legato al satellite
Poiché gli uplink sono in località differenti, anche in assenza di comunicazioni ufficiali si è potuto escludere che il problema fosse causato dalle stazioni di base terrestri.
Qualità degradata
Come segnalato da numerosi post su Digital Forum, verso le ore 13 molti dei transponder erano nuovamente ricevibili, ma con segnale basso o con qualità instabile, a volte troppo bassa per risultare utilizzabili.
Backup…
In ogni caso, le emittenti principali stazioni italiane sono tornate rapidamente disponibili sulle medesime frequenze precedenti. Si ipotizza utilizzando i transponder di backup degli altri satelliti (probabilmente principalmente il piu’ performante 13C).
…or not Backup
Peggio e’ andato ai package francesi e africani, che sono stati spostati sulla nuova frequenza 12.149, obbligando quindi gli utenti (in grado di farlo) a inserire manualmente i nuovi parametri nel ricevitore. O ad attendere che l’equivalente di Tivusat aggiornasse le tabelle dei canali.
Qualità inferiore
In ogni caso alcuni utenti hanno rilevato su questa frequenza potenza e qualità inferiori alla precedente e soprattutto un BER (bit error rate) oscillante tra 45 e 61, anche su impianti che normalmente mostravano un BER pari a zero.
Nessun comunicato ufficiale
Alle ore 12.30 di lunedì 6 settembre Eutelsat non aveva ancora emesso alcun comunicato, neppure tramite il proprio account Twitter. Dunque il totale blackout del satellite (con relativo backup tramite i fratelli colocati) e’ da considerare per ora un’ipotesi basata sull’osservazione dei fatti.
Satelliti in End Of Life
Importante comunque osservare come il satellite Hot Bird 13B, lanciato il 4 agosto 2006 avesse una vita prevista pari a 15 anni: si sarebbe dunque guastato appena dopo questa scadenza, esattamente come quando acquistiamo un gadget elettronico garantito un anno e questo si guasta al 367mo giorno. Anche Hotbird 13E e’ stato lanciato nel 2006, lasciando al 13C l’onore di essere l’unico ancora in corso di vita attiva.
Nuovi satelliti solo nel 2022
Eutelsat aveva previsto per quest’anno il lancio dei satelliti Hot Bird 13F e 13G, in modo da garantire l’estensione di vita di questa postazione, ma per vari motivi la partenza e’ ora prevista per meta’ 2022. Sarà dunque il caso di augurarsi che 13C e 13E restino in buona salute ancora per almeno un anno. (M.H.B. per NL)