Nel panorama televisivo italiano La7 rappresenta una piacevole eccezione. L’emittente di casa Telecom si è infatti negli anni accreditata per la buona qualità dei suoi programmi e può annoverare tra i suoi telespettatori un pubblico piuttosto giovane e colto. Nonostante questi interessanti presupposti, lo share non è dei migliori e La7 non riesce a “sfondare” neanche per quel che riguarda la raccolta pubblicitaria, con il risultato che la condizione economica della rete non è delle migliori. Ciò costringe la rete, per resistere nel granitico duopolio televisivo italiano, a dover puntare su un surplus di innovazione e su giovani conduttori. Per il prossimo anno quindi entrano in squadra due brillanti ex-iene (Max Berry e Alessandro Sortino) a cui sarà affidata la conduzione di due nuovi programmi. La7 sta poi corteggiando diversi nomi interessanti, tra cui Gene Gnocchi, Victoria Cabello e il mitico Corrado Guzzanti. I loro debutti sono previsti per la primavera 2009. Accadesse davvero sarebbe un bel colpo per La7. Confermati sin da subito invece gli appuntamenti con Maurizio Crozza, Gad Lerner, Ilaria D’Amico e Daria Bignardi, per una serie di prime serate dedicate all’intrattenimento di qualità. Unica nota negativa, probabilmente inevitabile, è l’uscita di scena di alcuni dei volti noti del gruppo, tra cui Giuliano Ferrara e Piero Chiambretti. Sostituire “l’elefantino” non sarà facile ma dalla direzione fanno sapere di avere delle belle sorprese in programma. Quello che invece stupisce è la totale disattenzione per la gestione tecnica: la rete de La 7 è infatti proprio… una rete, tali e tanti sono i buchi di copertura in aree anche rilevanti sotto il profilo demografico e commerciale. Anche sul piano delle strategie tecniche (scambi di impianti, ottimizzazioni, razionalizzazioni, ecc.) l’emittente sembra non reggere il confronto con ben più dinamici concorrenti. (Davide Agazzi per NL)