Un passaggio di proprietà di La7, rete televisiva controllata da Telecom Italia Media, al gruppo L’Espresso darebbe alla rete un segno politico editoriale vistoso e ne ridurrebbe l’equilibrio. E’ l’opinione espressa da Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ai microfoni di Radio 24.
"La7 cambierebbe sia con Rcs sia con De Benedetti, soprattutto con De Benedetti" ha detto Mentana, intervistato da Oscar Giannino". Ieri Rcs ha smentito le indiscrezioni d’interesse per La7, mentre continuano a rincorrersi voci sul possibile ingresso di un nuovo socio nella società, che fa capo a Telecom Italia. Finora l’acquirente più gettonato dai rumor era stato Carlo De Benedetti, presidente dell’Espresso, che recentemente ha bollato l’ipotesi come "fantasie". "La forza di La7 è quella di essere un prodotto diverso rispetto ai prodotti giornalistici che si trovano in edicola", ha aggiunto il direttore del Tg La7. Secondo Mentana, La7 può essere "molto garibaldina e all’avanguardia e perfino di opposizione perché lavoriamo per una rete che non ha un segno vistoso nella proprietà". Qualcosa che cambierebbe con l’ingresso di De Benedetti. "Se la rete dovesse avere un segno vistoso nella sua proprietà, come è De Benedetti, si possono inquadrare le vere mire dell’editore" osserva Mentana, auspincandosi che un eventuale nuovo socio non abbia una forte connotazione politica. "L’ideale sarebbe che La7 rimanga l’editore, incarnato in Telecom. Nel caso un futuro partner industriale entri a far parte della proprietà e ci investa a sua volta, mi piacerebbe che non avesse un segno politico o editoriale vistoso, proprio per continuare in questo perfetto equilibrio". Il 6 giugno Telecom Italia ha detto in una nota che le indiscrezioni su operazioni straordinarie di Telecom Italia Media sono "mere ipotesi di lavoro". (fonte Reuters)