Sembra quasi ciò che dovrebbe essere il servizio pubblico televisivo: quasi tutti i contenuti autoprodotti e molta più informazione delle altre reti; rimane però la necessità di allargare il target di riferimento per attirare investitori pubblicitari. In arrivo programmi di Scanzi e, forse, anche di Travaglio; con il nuovo anno lo spostamento sul nuovo multiplex.
Presentati questa mattina i palinsesti di La7: 85% di contenuti prodotti internamente e il 30% di attività informativa in più rispetto ai concorrenti. L’emittente di Urbano Cairo ha sempre più la struttura di un servizio pubblico, pur non potendosi fregiare del titolo (e dei benefit che ne conseguono) che probabilmente meriterebbe più di chi lo detiene al momento. Per i prossimi mesi, si prospettano alcune novità come una rivisitazione de Le Invasioni Barbariche, programma che potrebbe essere affidato a Selvaggia Lucarelli o Myrta Merlino; altro nuovo ingresso sarà rappresentato da Andrea Scanzi, alla guida di Futbol, programma dedicato al calcio in seconda serata. Si parla anche di possibili collaborazioni con il direttore de Il Fatto Quotidiano, quel Marco Travaglio che ha già un collaudato format d’intrattenimento satirico che ha fatto il giro dei teatri del paese, riscuotendo discreto successo. Sempre più confermato l’addio di Maurizio Crozza alla scadenza del suo contratto, a fine anno, per passare a Nove. Il problema più grosso da affrontare per la rete è quello del target; La7 risulta essere, dati alla mano, poco attrattiva per i pubblici più giovani e molto di più per quelli maturi; indubbiamente questo dipende dalla natura dei contenuti prodotti e rientrava, quindi, nelle attese dell’editore. Il problema è che, anche se La7 gioca a fare il servizio pubblico, non lo è; in quanto emittente commerciale, deve attrarre investimenti pubblicitari, che sono in genere maggiormente interessati ai pubblici più giovani, visti come più facilmente influenzabili dai messaggi promozionali. Non è un caso, infatti, che la raccolta pubblicitaria del settimo canale, nei primi 11 mesi dello scorso anno, abbia registrato un -10% rispetto al 2014 e si sia ripresa soltanto a fronte del ritorno generale alla crescita del segmento televisivo. Gli ultimi due bilanci si sono chiusi in rosso e un terzo anno di perdite, probabilmente, potrebbe non essere per niente sostenibile; in ogni caso, nel 2017, qualche fattore aggiuntivo dovrebbe concedere un po’ di respiro alle tasche di Cairo, visto l’abbandono di Crozza (con il suo show da 10 mln annui) e l’avvio di un multiplex proprio (sulle frequenze acquistate nell’asta per il dividendo), abbandonando il salasso dell’affitto attualmente pagato a Telecom Italia. Il nuovo multiplex, inoltre, permetterà di lanciare nuovi canali, come La7d, oltre che di aprire la strada ad una nuova fonte di guadagno affittando la banda a terzi. (E.V. per NL)