Può sembrare una ‘curiosità televisiva’ ma è decisamente qualcosa di più, anche perché si tratta di una grande impresa dal punto di vista tecnico, che viene compiuta poi con fini ambientalisti: succede che Sky News, l’emittente inglese all news, ha trasmesso, per la prima volta al mondo, un telegiornale e alcune trasmissioni in diretta dal fondo del mare, anzi dell’oceano.
Lo storico notiziario in questione è stato trasmesso durante la prima diretta di ‘Deep Ocean Live’, tre diversi appuntamenti della durata di un’ora messi in onda su Sky News da lunedì 18 a mercoledì 20 marzo, dalle 9 alle 10 (ora italiana) e realizzati in diretta da un sottomarino nelle profondità dell’Oceano Indiano. Questi incredibili programmi sono stati ampiamente ripresi in Italia da Sky Tg 24 nel corso dei suoi notiziari e ritrasmessi integralmente grazie al servizio Active.
Da tempo ormai Sky (inglese e anche italiano) si mobilita con alcuni appuntamenti nei suoi Tg, e anche attraverso trasmissioni come ‘X-Factor’, in favore dell’ambiente e in particolare per la pulizia dei mari dalla plastica. Questa iniziativa però è davvero fuori dal comune ed è stata, come detto, la prima in assoluto di questo genere al mondo.
Non possiamo non ricordare, per inciso, che la settimana scorsa c’è stata la manifestazione ‘Friday for Future’, che ha portato in piazza folle di ragazzi in tutto il mondo, dando seguito all’iniziativa della sedicenne svedese Greta Thunberg. La speranza è dunque che davvero qualcosa si stia muovendo e il mondo si sensibilizzi sempre più al problema ambientale.
Ma torniamo all’iniziativa di Sky News, tecnicamente straordinaria, oltre che a sfondo ambientalista. In collaborazione con gli specialisti di esplorazione subacquea Nekton e con il governo delle Seychelles, Sky News ha dunque realizzato un’incredibile diretta sottomarina, attraverso sommergibili appositamente attrezzati per trasmettere fino a 300 metri di profondità, che consentono una copertura dal vivo senza precedenti, esplorando anche parti dell’oceano mai visitate in precedenza.
La trasmissione è avvenuta dall’Atollo di Aldabra, noto come le ‘Galapagos dell’Oceano Indiano’, perché le sue centinaia di specie endemiche e sottospecie non sono state, per la gran parte, toccate dall’attività umana. Aldabra è sul bordo del vortice dell’Oceano Indiano, una massa d’acqua rotante che purtroppo attira enormi quantità di rifiuti in plastica dal Sud-Est asiatico.
Anna Botting, volto noto di Sky News (emittente che questo periodico segue con attenzione da anni), è stata la protagonista, con un collega, dei collegamenti di Sky News dal sottomarino, mentre Mark Austin e il corrispondente scientifico Thomas Moore commentavano dalla piattaforma esterna ciò che accadeva sott’acqua. Nell’appuntamento di mercoledì la diretta è stata ancora più interattiva, con alunni delle scuole inglesi invitati in studio a Londra e domande da parte degli stessi spettatori.
A questo link è possibile vedere una parte della trasmissione e capire come è stata realizzata.
‘Deep Ocean Live’ vuol raccontare l’impatto dell’inquinamento prodotto dalla plastica e i cambiamenti climatici in corso nell’oceano. L’iniziativa fa infatti parte della campagna ‘Sky Ocean rescue – Un mare da salvare’, lanciata dal gruppo Sky a livello internazionale, con l’obiettivo di contribuire a salvaguardare i mari in pericolo a causa appunto dell’inquinamento da plastica, dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche e della perdita della biodiversità.
Due giornalisti, dentro un sottomarino a 135 metri di profondità (ma l’obiettivo è arrivare proprio a 300 metri), circondati dal blu dell’acqua, hanno dunque raccontato nell’occasione i fatti del giorno.
All’interno del programma, infatti, una sezione è stata dedicata alle notizie, appunto. “La Brexit ci ha raggiunto anche qui – ha detto la conduttrice del particolarissimo Tg di Sky News – Immaginate un po’”.
Dalle notizie sulla Terra si è passati poi alle immagini riprese dalle telecamere sottomarine, compreso l’incontro con uno squalo dell’Oceano Indiano. “È una missione per scoprire nuove specie, nuove forme di vita nel mare – hanno spiegato i conduttori del programma – . Un progetto che ha come obiettivo anche quello di proteggere il mondo sottomarino“.
“Mentre raggiungevamo la posizione – ha detto Anna Botting – abbiamo visto tantissimi tipi di pesci. È stato un viaggio straordinario”. Con tecnologie molto avanzate come quelle che hanno consentito i collegamenti dall’oceano, si sta adesso tentando addirittura di trasmettere il suono dell’abisso, utilizzando un segnale trasmesso attraverso l’acqua. (A.G. per NL)