Mediaset archivia un utile semestrale in forte calo, penalizzato da una nuova contrazione della pubblicità in Italia e Spagna che porterà a un saldo negativo della raccolta a fine anno e a un risultato netto inferiore al 2010.
L’utile netto di competenza è sceso nel primo semestre in calo di oltre il 30% a 164,4 milioni da 241,6 milioni, di poco inferiore la contrazione dell’Ebit, passato a 341,5 milioni da 485,2 milioni di un anno fa. I ricavi totali hanno nel complesso tenuto (-1%) e ammontano a 2.253,4 milioni. Sono risultati in linea con le previsioni raccolte da un sondaggio Reuters tra 10 broker italiani ed esteri, che in media si aspettavano un utile netto consolidato a 168 milioni, un Ebit di 37 milioni e ricavi a 2.261 milioni (2.254 la mediana). In Italia, dove i ricavi totali sono scesi a 1.712,9 milioni da 1.817,2, la raccolta pubblicitatia dei canali gratuiti è scesa del 3,2% a 1.407,6 milioni; se si aggiunge quella della pay tv e del portale web la contrazione è del 2,1%. I ricavi di Mediaset Premium (vendita di carte, ricariche, abbonamenti Easy Pay e raccolta pubblicitaria) sono saliti del 14,9% a 263,9 milioni; i clienti attivi al 30 giugno 2011 ammontano, come già annunciato, a 4,4 milioni (3,9 milioni a fine 2010). Mediaset Espana, che ha visto il consolidamento integrale delle attività televisive free di Cuatro acquiste a fine 2010, i ricavi pubblicitari sono saliti a 522,6 milioni da 423,3 milioni. Il gruppo non esclude un graduale miglioramento del mercato pubblicitario nel secondo semestre, ma ribadisce che è difficile immaginare una radicale inversione di tendenza rispetto ai primi sei mesi dell’anno. "L’entità della flessione della raccolta registrata nel primo semestre – spiega Mediaset in una nota – allontana la possibilità di conseguire su base annua una crescita dei ricavi pubblicitari rispetto all’esercizio precedente, sia in Italia sia in Spagna". Alla luce di queste aspettative sulla raccolta pubblicitaria televisiva e sulle performance delle altre aree di business, il gruppo prevede di chiudere il 2011 con un risultato netto consolidato inferiore a quello del 2010. (fonte Reuters)