In Gran Bretagna non si fermano le onde d’urto causate dal tuono della Brexit: la notizia dell’abbandono della terra inglese da parte di Discovery era soltanto il preludio di qualcosa di più grande.
Come Viacom e Discovery, sono a rischio anche circa 500 canali che trasmettono in UK, con BBC in testa, che sembra intenzionata a trasferirsi a Bruxelles. Proprio la società del servizio pubblico radiotelevisivo britannico, infatti, sta cercando una soluzione per i suoi molteplici canali internazionali, come BBC World, BBC Entertainment, BBC1, BBC2 e BBC Earth First.
In caso di Brexit senza deal oppure in caso di accordo ratificato con un piano di transizione strutturato, per un’uscita da concludersi entro il 2020, la trasmissione dei canali BBC in Europa è a rischio, poiché – secondo la regolamentazione attualmente vigente – soltanto coloro che possiedono una licenza in uno dei Paesi dell’Unione possono trasmettere anche negli altri 27.
Guardando al caso Discovery, la società aveva reso noto che non avrebbe trasferito i suoi studi di produzione londinesi. Eppure, per cambiare Paese al fine di ottenere nuove licenze occorre anche trasferire altri rami d’azienda. Ipotesi che potrebbe portare, un domani, ad abbandonare definitivamente il suolo britannico; ma è ancora troppo presto per dirlo.
Anche per altri operatori del settore televisivo la situazione non è certo più serena: 21st Century Fox si trova al sicuro in quanto titolare anche di licenze in Spagna, mentre Turner Broadcasting System (detentrice di Cnn e Cartoon Network, tra i principali) e Nbc Universal (il gruppo a cui fanno riferimento Euronews, Universal Tv e Dreamworks Channel) stanno per migrare in Germania. Sky, invece, sta provvedendo alla registrazione delle licenze in tutti i Paesi in cui è presente (Italia, Spagna, Germania e Austria) per non perdere la possibilità di trasmettere nell’Unione, oltre che in Gran Bretagna.
Così come è stato per i mesi precedenti, gli occhi sono puntati Oltremanica in attesa che vengano annunciati gli accordi futuri del governo di Theresa May. (D.D. per NL)