Nel corso di una video chat sul sito del Corriere della Sera (www.corriere.it), condotta da Aldo Grasso, Piero Chiambretti (foto) ha annunciato la fine della trasmissione da lui condotta, Markette. Il programma chiude per due motivi: “Innanzitutto ho capito che dopo quattro anni bisognava chiudere la trasmissione” e il secondo riguarda i costi di produzione. Chiambretti spiega: “In Italia c’è il problema di La7, del duopolio, del terzo polo: per fare trasmissioni così ci vogliono soldi, un lusso a mezzanotte che La7 non si può permettere. Markette ha realizzato un suo percorso e io avevo deciso di chiudere il programma ancor prima che arrivassero i nuovi amministratori, una trasmissione di quella forza ed efficacia deve chiudere al massimo come una leggenda, non tirata per i capelli. A marzo ho avuto la chiara e netta sensazione che Markette avesse chiuso”. Del resto lo show è andato in onda dal 2004 al 2008, per un totale di otto serie, aumentando la visibilità della rete. Chiambretti ora pensa al futuro. La Rai gli ha recentemente offerto la conduzione di Affari Tuoi ma lui ha rifiutato l’offerta ritenendo che il tipo di programma non fosse adatto al suo profilo ed ha poi affermato: “Ho un ottimo rapporto con la Rai, è innegabile, specie dopo il Festival di Sanremo. Ma da qui a dire che vado alla Rai ce ne passa.” Spiega che comunque fino a dicembre sarà legato a La7, poi si aprirà il “mercato”, come succede nel calcio. “Dopo dicembre si apre una strategia e le reti sono tre: Sky, che rappresenta la sperimentazione; la Rai, che è l’affetto e canale 5, che potrebbe essere il peccato”. Si è parlato persino di una collaborazione con Matrix, la trasmissione di Enrico Mentana su canale 5, “ma al momento è tutto solo un gioco di rimandi, non c’è nulla di concreto” e poi “ potrei pure stare fermo. Non è detto che si debba lavorare: per me la televisione è creatività”. Di fronte ad una tale incertezza non rimane che attendere una decisone concreta sul futuro del comico presentatore e rimanere con un pizzico di nostalgia constatando che “Anche i sogni finiscono”. (Sara Fabiani per NL)