Sembra proprio che nel 2015 il mercato televisivo italiano stia tornando a crescere, segnando un incremento dello 0,6% a fine anno, con ricavi pari a 7,6 mld di euro.
Prospettive ancor più rosee sono previste per i prossimi anni (si parla di un +1,8% nel 2017): queste le prime anticipazioni del rapporto annuale sul mercato televisivo in Italia redatto da ItMedia Consulting, società specializzata in analisi di mercato. Sicuramente buone notizie se consideriamo la deludente inversione di marcia registrata nel 2014, con la perdita di oltre 200 mln. Secondo la società di ricerca, i ricavi dovrebbero attestarsi a 7,6 mld a fine anno e a 7,9 nel 2017. La pubblicità segna un incremento dello 0,95%, stabile il canone (+0,2%), mentre la pay tv registra risultati soddisfacenti, con un +3,45% di tasso di crescita medio annuale: il segmento della tv a pagamento continua a mirare in alto grazie allo sviluppo dell’offerta digitale terrestre e soprattutto della Broadband Tv (meglio conosciuta come IPTV). Grande attesa per le proposte da Sky Online, Infinity (Mediaset), Chili, Timvision e Netflix (e dall’anno prossimo arriverà anche la Vodafone Tv): secondo le previsioni diventeranno la modalità primaria in ben 900mila abitazioni rispetto alle 300mila attuali. Stando alle analisi, la leadership di Sky sul mercato risulta inattaccabile (si parla di una quota del 75%) e insieme a Mediaset, Rai si spartiscee la quasi totalità del mercato, con una quota combinata di circa il 94 per cento. Sempre secondo le previsioni, nel 2017 questa quota potrebbe calare di un punto percentuale a causa dello sviluppo degli operatori di Broadband Tv. Sky Italia, pur confermandosi regina incontrastata del settore (35,02% di quota nel 2015 e 34,31% nel 2017) potrebbe assistere ad un interessante risalita Mediaset (30,05% nel 2015 e 32,96% nel 2017), con Rai più indietro, sostanzialmente stabile ad un 29,03% di quota nel 2015 e un 29,47% nel 2017 (S.F. per NL)