Il Corecom del Veneto ha scritto a tutte le emittenti radio-televisive del Veneto con la richiesta di comunicare con la massima urgenza, se dal 1 gennaio del 2012 abbiano avuto, o siano ancora in essere, contratti con gruppi o singoli esponenti politici relativi alla cessione a titolo oneroso di spazi di comunicazione politica diffusi all’interno dei palinsesti.
La richiesta chiede di specificare la tipologia di programmi realizzati a pagamento (trasmissione di informazione, comunicazione politica, messaggi autogestiti a pagamento), nonché il giorno e l’ ora di messa in onda e i nominativi dei politici che vi hanno preso parte. La richiesta, tesa a verificare la correttezza dell’informazione radio-televisiva, e dunque a tutelare i cittadini, fa riferimento ad una nota diramata dall’Agcom lo scorso 5 settembre, a seguito delle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni giornalisti in interviste a pagamento ad esponenti politici, andate in onda su emittenti televisive dell’Emilia Romagna. Nella nota l’Agcom scrive che "l’unica forma possibile di cessione a titolo oneroso di spazi di comunicazione politica sulle emittenti locali e’ rappresentata dai messaggi politici a pagamento", la cui messa in onda e’ consentita secondo i criteri e nei limiti previsti dal Codice di autoregolamentazione approvato con decreto del ministero delle Comunicazioni dell’8 aprile 2004, che fa salve le disposizioni in materia della legge 28/2000. Secondo l’Agcom ”non e’ ammessa un’informazione basata sul criterio della cessione onerosa di spazi di comunicazione politica, in quanto in contrasto con il dovere, per le emittenti radio-televisive, di garantire pluralismo attraverso la parita’ di accesso e di trattamento, l’obiettivita’, l’imparzialita’ e l’equita’ nella trasmissione sia di programmi di informazione, sia di programmi di comunicazione politica”. Al fine di verificare la correttezza dell’informazione offerta a radio-telespettatori della regione, l’Ordine dei giornalisti del Veneto ha gia’ scritto nei giorni scorsi ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale del Veneto, ai presidenti delle sette Province venete e ai sindaci delle principali amministrazioni comunali del Veneto chiedendo loro la trasmissione della documentazione relativa ad eventuali servizi acquistati dai vari enti pubblici su giornali, siti internet, radio e televisioni per poter verificare se tali servizi siano stati pubblicati e/o radio-teletrasmessi con le necessarie indicazioni previste al fine di evidenziare la natura promozionale/istituzionale della comunicazione; nonche’ se tali servizi siano stati realizzati da giornalisti. Analoga iniziativa e’ stata assunta dall’Ordine nazionale dei giornalisti al fine di accertare eventuali violazioni deontologiche da parte di iscritti all’Albo professionale che saranno chiamati a rispondere in sede disciplinare di eventuali violazioni. (fonti Adnkronos e Padovanews.it)