Per ora si tratta di uno scenario tipicamente Usa, eccellentemente sintetizzato dal fondatore e CEO della piattaforma di video online Brightcove, Jeremy Allaire, per TechCrunch.
Secondo Allaire, nel 2011, ci saranno enormi rivoluzioni nel settore di video e tv online, tanto che in qualche caso gli abbonamenti over-the-top potrebbero effettivamente prendere il sopravvento su quelli stipulati con gli operatori tradizionali. Allaire intravede, nel prossimo anno, un’enorme rivoluzione del panorama di video online, con particolare attinenza alle tv cosiddette internet-ready. Prima di tutto il settore affronterà una vera e propria guerra tra le piattaforme attualmente esistenti. E non si parla solo dei software contenuti nei televisori che ambiscono ad un successo planetario, pur essendo sostanzialmente basati su tecnologie diverse, ma anche alle diverse forme con cui verranno presentati la miriade di contenuti online che apparirà su sistemi come Google Tv o Apple Tv. Tutti vorranno dire la loro, nella speranza che qualunque di queste piattaforme possa diventare un format di successo nel lento processo di sostituzione della tv via cavo. Di pari passo assisteremo alla crescita esponenziale di Facebook e Twitter che, con l’aiuto della fruizione a mezzo tv procureranno la maggior parte di traffico su internet, sorpassando (forse) di gran lunga anche quello di Google. In questo scenario chiunque potrà divenire quella che oltreoceano chiamano una media company, proprio perché sarà indispensabile essere parte di un mondo interattivo qualunque sia l’attività imprenditoriale che si affronta. Così non sarà difficile vedere nelle imprese di qualunque settore uno sforzo formidabile nella creazione di contenuti video online, che contribuiscano anche solo a consolidare l’immagine aziendale e creare nuovi canali promozionali nei confronti di pubblico, clienti e fornitori. Senza contare che ognuna di loro dovrà contemporaneamente essere presente anche sui più noti social network, così integrando le proprie strategie telematiche. A tutto ciò si aggiunga la questione effettivamente più spinosa che, con ogni probabilità, potrà riguardare esclusivamente il mercato statunitense (Italia ed Europa potrebbero essere distanti anni luce da tutto ciò): gli abbonamenti over-the-top. Con questa definizione i nordamericani si riferiscono a tutti quegli abbonamenti stipulati per servizi di video online e che, quindi, non sono affatto in relazione con il network operator che offre il servizio televisivo alle famiglie Usa. Questa tipologia di abbonamenti, proprio perché indipendente dagli operatori, potrebbe in un futuro molto prossimo decretare il “taglio del cavo”, ovvero l’abbandono dei tradizionali abbonamenti alla tv via cavo o satellitare, allo scopo di affidarsi esclusivamente al web. Lo scenario prospettato da Allaire, in questo caso, è ancora molto fumoso, non perché non ci siano sufficienti servizi a cui abbonarsi, piuttosto perché non esiste ancora un’offerta che possa effettivamente andare a sostituirsi alla tv tradizionale. Che la tv on demand sia un sistema di successo e che presto potrebbe divenire l’unico paradigma con il quale vedremo la tv è cosa probabile. Ma sradicare i tradizionali operatori potrebbe essere molto complesso. Comunque sia, tutto ciò riguarda, come detto, esclusivamente il panorama statunitense. Quanto all’Italia è indubbio che potremo assistere ad una parallela evoluzione dei contenuti online su tv, ma siamo ancora ben lontani dal farlo divenire un mercato così stabile da poter dare colpi alle offerte DTT o satellitare. Sicuro è che l’innovazione sta investendo il nostro Paese. E non solo per le tv internet-ready che dall’anno prossimo entreranno in moltissime case italiane per via dell’abbassamento dei prezzi, ma anche per le soluzioni integrate che il mercato sta proponendo per rimanere sempre connessi al web, ovunque si vada. Due chiari esempi di questo processo sono il rilancio di Cubovision, l’avveniristico decoder di Telecom Italia che, alla seconda release, che sembra promettere di essere funzionale e definitivamente interessante (e non a caso, viene installato anche sui Freccia Rossa di Trenitalia); il sistema WebtoGo Compact di Telsey, router wi-fi per rete UMTS che già consente la connessione ad internet in qualunque posto ci si trovi e da qualunque dispositivo (anche in auto: a buon intenditor…). (M.M. per NL)