Tv. Insediato al Mise il Tavolo di coordinamento TV 4.0 per la liberazione della banda 700 MHz. Target gestire la DTT fino al 2030. 1/3 canali alle locali non e’ dogma

tavolo, toscana e lazio

Si è insediato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico il Tavolo di coordinamento TV 4.0. Obiettivo del consesso, che raccoglie i rappresentanti delle istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria, è coordinare le attività di rilascio della banda 700 MHz “per assicurare che il trasferimento delle frequenze avvenga senza ritardi rispetto alle scadenze stabilite e per garantire un uso efficiente dello spettro radioelettrico” come ha indicato il ministro Luigi Di Maio.
Per Confindustria Radio Televisioni – CRTV, che ha la vicepresidenza del Tavolo insieme ad Agcom, è intervenuto il Presidente Franco Siddi con un documento ufficiale. antenna tlc e fm - Tv. Insediato al Mise il Tavolo di coordinamento TV 4.0 per la liberazione della banda 700 MHz. Target gestire la DTT fino al 2030. 1/3 canali alle locali non e' dogma
A nome dell’Associazione, il Presidente Siddi ha ringraziato il Ministro per la costituzione del Tavolo TV 4.0, “ambito indispensabile per la condivisione del percorso, la sua attuazione e per la risoluzione delle criticità di una transizione che fino ad oggi non è stata oggetto di confronto tra le istituzioni e le imprese coinvolte. Un percorso che in tutti i suoi passaggi deve soprattutto essere in grado di minimizzare l’impatto e i disagi di un’utenza che va prioritariamente salvaguardata”. Il Presidente ha anche aggiunto che “CRTV è onorata di partecipare a questo Tavolo e del ruolo che le è stato attribuito”.

Con l’occasione è stato ribadito il ruolo centrale della piattaforma DTT: una piattaforma considerata dal legislatore di interesse nazionale e riconosciuta a livello comunitario come prevalente nella diffusione, almeno fino al 2030, per la televisione lineare, una piattaforma che è a costo zero per gli utenti: se per il servizio pubblico c’è il canone (tra i più bassi d’Europa), la risorsa pubblicitaria rappresenta per il resto del sistema la prevalente forma di sostentamento; una piattaforma diffusa capillarmente su tutto il territorio e che continua a rappresentare l’unica modalità di fruizione per 18 dei 24 milioni di famiglie italiane, che ha una forza lavoro di oltre 27.000 addetti diretti e di oltre 90.000 dell’indotto (di cui più di 5000 giornalisti), con un’offerta variegata fatta di oltre 100 canali gratuiti generalisti e tematici e proposta da grandi gruppi editoriali, non solo italiani, oltre ai tanti locali.

La Legge di Bilancio 2018 in tema di frequenze televisive e di riforma del settore ha definito un percorso cui è seguita la pubblicazione del PNAF-2018 da parte di Agcom e la pubblicazione del decreto Road Map da parte del Mise.
Come già detto è una legge da completare” ha detto Siddi “e a tal fine CRTV chiede di promuovere in questa sede una proposta di revisione legislativa, propedeutica all’avvio della transizione e indispensabile per rendere condivisibile e soprattutto praticabile e gestibile il percorso, garantendo la tenuta del settore nel rispetto del principio di utilizzo efficiente dello spettro radioelettrico”. “I tempi sono strettissimi”, ha aggiunto Siddi “Dobbiamo arrivare ad una proposta prima che sia incardinato il disegno di legge di Bilancio 2019, ultimo veicolo disponibile per intervenire in via definitiva sul percorso di transizione”.

Appare necessaria una rivisitazione concreta e urgente delle effettive necessità di banda del comparto nazionale e locale. “A tale riguarda osserviamo” ha detto Siddi “che la riserva di un terzo per l’emittenza locale non è un dogma, come peraltro ribadito dagli stessi operatori locali. E, tuttavia, richiamando quanto detto stamani dal Ministro, riteniamo che il processo vada accompagnato nel rispetto delle esigenze legittime di tutte le imprese coinvolte e degli utenti”.
Operativamente CRTV ha proposto una organizzazione dei lavori del tavolo per le seguenti aree tematiche:
1) Conversione delle reti e frequenze;
2) Diffusione ricevitori, standard tecnici, finanziamenti, incentivi e comunicazione.
CRTV propone che il tavolo lavori con continuità e concretezza e che si riunisca con cadenza quindicinale, auspicando che già nella prossima riunione sia possibile discutere una proposta condivisa delle modifiche legislative sopra delineate e definire il calendario e l’organizzazione dei sottogruppi che il Ministero riterrà di articolare. (E.G. per NL)

foto antenne di Floriano Fornasiero

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