Il rigido contenimento dei costi, che dura ormai dal 2011, ha colpito adesso anche BBC News: il complesso delle redazioni giornalistiche dell’emittente di stato inglese, costituito da 8 mila persone, subirà presto una decimazione di 500 unità.
La BBC deve tagliare: dopo aver recentemente eliminato un intero canale (BBC3 lanciato 11 anni fa e rivolto al pubblico giovane, che avrà una programmazione solo online e notevolmente ridotta), continua il piano di economie, imposto nel 2010 dal governo conservatore guidato da David Cameron. Il vincolo del congelamento del canone della tv inglese a quota 145,50 sterline annue (unica ed esclusiva risorsa della BBC, che non può trasmettere pubblicità, a differenza di tante altre emittenti statali) ha portato ad una riduzione del budget dell’emittente pubblica del 16% in sei anni (come riportato dal quotidiano francese Le Figaro). Ulteriore obbligo governativo, imposto da quest’anno, è la garanzia dei finanziamenti alle reti del World Service, destinate all’audience internazionale: risultato, un’uscita pari a 245 mln di sterline per assicurare le trasmissioni del gruppo. Necessario dunque correre ai ripari: ecco spiegata la strategia del contenimento dei costi che riguarda inevitabilmente anche il personale, per arrivare ad un risparmio annuo complessivo di 800 mln di sterline – circa 1 mld di euro -. Decisione “inaccettabile” a detta dei sindacati, che hanno ritenuto sproporzionata la distanza tra le retribuzioni dei giornalisti e quelle dei dirigenti della tv pubblica inglese: preso in causa da Le Figaro è – tra i tanti – lo stipendio di James Purnell, ex ministro del governo Brown, oggi responsabile della strategia digitale di BBC, che percepisce annualmente 295 mila sterline. Spostando l’attenzione sul piano degli investimenti, sono buone le prospettive in ambito digitale: l’accordo tra BBC, Channel 4 e Itv permetterà ai tre gruppi media di investire oltre 100 mln di sterline in Freeview, il servizio streaming tv in chiaro del quale usufruiscono ben 13 milioni di famiglie, per proseguire nell’offerta dei propri canali televisivi e delle rispettive offerte on demand BBC i Player, Itv Player e 4oD, disponibili sui dispositivi connessi. L’intento dei tre big è quello di competere con Youview, servizio rivale – di cui BBC, Itv e Channel 4 sono soltanto azionisti di minoranza – lanciato nel 2012 con l’aspettativa di diventare uno strumento tecnologico per le trasmissioni del servizio pubblico in streaming (Youview ha cambiato però il suo orientamento con l’ingresso in società di Bt e TalkTalk, attive nel campo della pay tv, che l’hanno spinta verso questa direzione). Intanto la tv di stato inglese è alla ricerca di un nuovo presidente e lo fa in una maniera alquanto insolita: il ministro della cultura, l’ex banchiere Sajid Javid, ha infatti pubblicato un annuncio per ingaggiare il professionista adatto. La nuova figura lavorerà tre o quattro giorni alla settimana, con una retribuzione pari a 110mila sterline l’anno. Gli aspiranti avranno tempo fino al 20 giugno per presentare la propria candidatura e verranno ascoltati in un colloquio a partire dal 28 luglio: la decisione finale e la relativa assunzione saranno ratificate dal premier Cameron. (V.R. per NL)