Per l’associazione dei consumatori la decisione di Sky di oscurare Sky Tg24, il telegiornale che era visibile in chiaro a tutti i possessori di un decoder satellitare e che ora è visibile solo per gli abbonati è una "pessima idea editoriale". Secondo il Codacons, "In una situazione come quella italiana, dove Rai e Mediaset hanno la gran parte del mercato televisivo, i telegiornali in chiaro di Sky contribuivano con quelli di La7 a spezzare il duopolio dell’informazione televisiva". Per questo il Codacons chiede di ritornare allo spirito della vecchia legge Mammì, la legge n. 223 del 6 agosto 1990, che, partendo dalla giusta considerazione (art. 1) che la diffusione dei programmi ha carattere di interesse generale e che il pluralismo dell’informazione si realizza con il concorso di soggetti pubblici e privati, obbligava all’art. 20 i soggetti titolari di concessione a trasmettere, quotidianamente, telegiornali. "Ovvio che nello spirito di quella legge ora quell’obbligo andrebbe esteso anche alla tv satellitari, almeno a quelle non monotematiche. Per questo il Codacons chiede all’ Autorità delle Comunicazioni di modificare la delibera n. 127/00/CONS che regolamenta la diffusione via satellite di programmi televisivi e al Parlamento di modificare il D.Lgs. 31 luglio 2005, n. 177 che stabilisce l’obbligo della trasmissione di telegiornali per chi ha frequenze terrestri (art. 7), senza stabilire regole per le satellitari", conclude l’associazione.