Come abbiamo più volte ribadito, l’emergenza Coronavirus e la quarantena hanno come conseguenza una necessità di informazione da parte di tutte le persone costrette nelle proprie abitazioni dal lockdown.
Proprio per questo non risulta difficile comprendere come i canali televisivi abbiano variato i palinsesti (di cui abbiamo già scritto in precedenti articoli) favorendo i programmi informativi.
Su tutte Rai, con Rai News 24, sta offrendo aggiornamenti costanti durante tutta la giornata. Anche Mediaset prosegue nell’eliminazione delle sue trasmissioni abituali, per lasciare spazio agli aggiornamenti sulla crisi in corso.
Una maggior fruizione della televisione ha luogo anche attraverso i device digitali, a prova dell’importanza che questi strumenti hanno ormai ottenuto.
L’informazione pubblica
Per quanto riguarda il servizio pubblico, è stato potenziato il canale Rai News 24, sia per la temporanea quarantena delle testate di rete, sia per seguire costantemente gli aggiornamenti sulla situazione.
La newsroom unica Rai, guidata dal direttore Antonio Di Bella, è formata da 194 giornalisti e prevede interventi su Rai Uno alle ore 6.30 (con una diretta di 10 minuti), alle ore 7.00 (10 minuti), alle ore 9.00 (7 minuti), alle ore 9.30 (5 minuti), alle ore 9.50 (con il riepilogo delle notizie del giorno), alle ore 11.00 e 12.30 (in flash), alle ore 15.00 (titoli), alle ore 16.30 (in collegamento con la rete) e alle ore 18.00 (in flash), dall’una di notte fino all’alba in diretta.
Malcontento degli altri giornalisti Rai
Nonostante l’iniziativa Rai di potenziare il canale all news sia lodevole, ci sono a rischio gli spazi del TG 1, che non è detto vengano recuperati alla fine dell’emergenza.
Per quanto il servizio pubblico affermi che si tratti di una “razionalizzazione delle risorse in un momento complesso”, occorre sottolineare come ogni cambiamento sul fronte informativo non sia visto di buon occhio dai giornalisti: basti pensare alla sospensione per una settimana del programma “Porta a Porta” di Bruno Vespa e al relativo malumore seguito.
Palinsesti in cambiamento
Sia Rai che Mediaset continuano nella ristrutturazione dei palinsesti, privilegiando i contenuti informativi a quelli di intrattenimento, ma senza sacrificare spazi per i più giovani.
Per quanto riguarda la televisione pubblica Rai Uno sarà dedicata all’informazione e all’intrattenimento; Rai Due all’offerta per ragazzi, alla divulgazione e ai telefilm; Rai Tre privilegerà l’informazione, l’apprendimento e la cultura (dedicando così uno spazio per tutti gli studenti a casa).
Anche le reti del Biscione continuano nel taglio ai programmi di intrattenimento, rimandando la loro messa in onda.
Utilizzo di device digitali
Per concludere, i dati Auditel hanno mostrato come i contenuti televisivi non siano fruiti solo attraverso il televisore, ma anche attraverso i piccoli schermi di smartphone e tablet.
Dall’8/03 al 14/03 i dati hanno mostrato 316,3 milioni di stream sui device digitali, in crescita dell’1,2% rispetto alla settimana dall’1/03 al 7/03.
Il tempo medio di visione è cresciuto del 40%, raggiungendo i 6 minuti e 25 secondi.
Per quanto riguarda i programmi più seguiti ci sono quelli di Sky (che registra la crescita maggiore, +36,1%) e Rai (+13,4%). Invece Mediaset risulta in netto calo (-8,3%), perché il suo punto di forza è nell’intrattenimento mentre in questo momento ciò che si cerca, come detto, è l’informazione. (A.N. per NL)