Martedì 6 aprile 2021 l’agenzia Reuters ha annunciato l’acquisto da parte di Iliad di una partecipazione del 12% in Unieuro, diventandone il principale azionista.
Motivazione dichiarata: rinforzare le prospettive di crescita e innovazione. Azione lodevolmente altruistica. O, più probabilmente, indice di una strategia legata alla IPTV.
La transazione
L’agenzia quantifica in 40/50 milioni di euro l’importo della transazione, che include un equity swap con scadenza settembre 2021 pari al 2% dell’investimento. La capitalizzazione della società alla borsa di milano al 6 aprile era di circa 440 milioni di euro.
Una crescita del 50% in 48 giorni
A ben osservare il grafico del titolo (UNIR.MI) si nota che questo ha preso il volo dopo il 17 febbraio (data in cui aveva raggiunto la media pre-covid). Segno che chi doveva sapere sapeva. Ed ha visto il suo investimento crescere del 50% in 48 giorni.
Xavier Niel
Fondatore di Iliad è Xavier Niel, classe ’67, che ha iniziato la sua carriera imprenditoriale a 19 anni creando la società di servizi Minitel (l’equivalente dell’italiano Videotel) specializzata in chat erotiche.
Con il ricavato dalla vendita è poi entrato nel capitale del provider World-NET. Uscendone giusto prima dello scoppio della famosa bolla internet.
Iliad Francia
L’imprenditore ha fondato quindi Iliad, che nel 1999 ha lanciato il marchio Free con un’offerta di Internet fisso dial-up (modello Tiscali). Trasformatosi in operatore broadband nel 2002, ha promosso la prima offerta low cost, 29,99 euro/mese. Rompendo (una prima volta) le uova nel paniere agli operatori storici (che erano posizionati sui 49 euro/mese).
Free: un vero operatore mobile
Nel 2012 ha diffuso l’offerta Free Mobile: un vero operatore con infrastruttura e non un operatore virtuale, come andava di moda in quegli anni. Rompendo le uova una seconda volta, con un’offerta sostanzialmente illimitata a 19,90 euro/mese.
Nel 2014 Niel ha rilevato personalmente la maggioranza dell’operatore di Monte-Carlo, Monaco Telecom, che a sua volta ha comprato MTN Cipro nel 2019 e Vodafone Malta nel 2020. Con un ARPU (incasso medio mensile per utente) per i servizi Internet/TV in Francia a 32 euro/mese e per i servizi mobili a circa 11 euro/mese.
Iliad Italia
In Italia Iliad è attiva dal 2016 come filiale della casa madre. La rete mobile viene costruita sulle frequenze liberate da Wind e 3 Italia, rilevandone anche in parte le infrastrutture. A fine 2020 Iliad Italia conta oltre sette milioni di clienti. Secondo Universofree, le BTS attive sono oltre 7000.
5G
L’infrastruttura 5G è stata commissionata a CISCO e Nokia e non c’è traccia (almeno negli annunci) di apparati Huawei. Alla guida della società la società ha posto il giovane Benedetto Levi.
Offerta fissa
Ripetute voci affermano che entro l’estate Iliad lancerà un’offerta fissa anche in Italia (percorrendo dunque la strada inversa rispetto alla nazione madre).
Offerta fissa in Francia
In base al modus operandi di Iliad Italia, sul versante mobile è presumibile che l’offerta fissa sarà molto simile a quella francese, magari modulando diversamente gli aspetti economici.
Cosa propone dunque Free in Francia?
FreeBox e la IPTV
L’offerta è incentrata su due box principali: Freebox POP e Freebox Delta a cui si affianca un box low cost, Freebox Mini 4k. Ogni box è composto da più elementi, generalmente un router wifi (da collegare alla fibra ottica o xDSL), un ripetitore del segnale WiFi e un box per la IPTV (che comunica con la base via WiFi).
Nel caso della Delta, il package comprende i principali OTT (Netflix, Amazon e Canal+) che sono utilizzabili dagli utenti anche come canali tv tradizionali (nel senso che dispongono di una propria LCN che attiva la app relativa).
I costi
I servizi internet – che includono il noleggio dei box – sono proposti a 39,99 euro/mese per la Pop (con 220 canali tv inclusi) e 49,99 euro/mese per la Delta (280 canali tra cui quelli di Canal+). Entrambe dispongono di Dolby Atmos e sono DTS-compatibili.
Freebox low cost
La box Mini 4K e’ invece offerta per il primo anno a 14,99 euro/mese e dispone di 220 canali con funzionalità integrate di videoregistrazione. Tutti i box proposti sono 4K; solo la Pop e la Delta sono HDR-compatibili (ma non Dolby Vision, almeno per ora).
IPTV – Offerta video
Significativamente, nella pagina web che descrive i contenuti televisivi i vari OTT sono indicati prima dei canali tv lineari. Con un po’ di fatica si riesce comunque ad arrivare all’elenco dei canali tradizionali in chiaro, che vede i primi 29 canali alle stesse posizioni dove si trovano nel digitale terrestre (cd. armonizzazione LCN).
Mix
Dal canale 30 in poi è invece presente un mix senza apparente logica composto di canali musicali, canali di giochi, film ed anche i famosi canali +1 (inutili in quanto la app replay standard sui box offre la stessa funzionalità senza vincolo dei 60 minuti). Sono presenti i principali broadcaster internazionali (BBC, RT, I24 etc.), qualche canale italiano in chiaro (la versione SD di Rai 1-2-3) e quasi tutti i canali delle ex colonie francesi.
Canali a pagamento
Esistono poi i canali a pagamento, acquistabili singolarmente (ma più spesso in package). Per fare un esempio di interesse generale, il canale “Babes TV” è venduto singolarmente a 7,49 euro/mese oppure nel quadro del package “Emotions Bouquet” a 9,90 euro/mese. Esistono poi i bouquet etnici, come Il Pack Liban, il Pack Hispano, quello russo, quello africano e quelli di orientamento (es. gay).
Qualità video
I canali TV sono disponibile in tre risoluzioni, selezionabili con il telecomando: HD (1440×1080 pixel, circa 2 Mb/s adatto a chi ha ADSL), HD+ (1920x1080p, circa 4 Mb/s, adatto a chi ha vDSL e fibra) e 4K (3940 x 2160 pixel, 10 Mb/s disponibile solo a chi è connesso in fibra o ai fortunati che usano la vDsl e non sono lontani dal concentratore di zona).
Servizio clienti
Il servizio clienti è generalmente molto gentile e preparato e risponde dalla Francia (e non dall’Algeria, come nel caso dell’operatore storico). Si può chiamare il servizio clienti via telefono, via chat o tramite la app Face to Free, vantaggiosa in quanto prevede un’interazione anche in video (come in questo caso, dove l’operatore fa vedere fisicamente dove collegare il cavo ethernet).
Conclusioni
Come detto, è probabile che l’investimento in Unieuro sia da inquadrare nella possibile integrazione della IPTV alla prossima offerta internet, come accade in Francia. Unieuro, con oltre 500 punti vendita sul territorio rappresenta la possibilità di presentare, dimostrare e vendere un prodotto poco conosciuto come la IPTV direttamente agli utenti finali. Senz’altro un potente acceleratore per l’adozione dei servizi Iliad in quello che dovrebbe diventare il secondo mercato per fatturato del gruppo. (M.H.B per NL)