Il Gruppo Mediaset si e’ riunito nei giorni scorsi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri per l’analisi dei dati del 2008 e il rinnovo delle nomine del nuovo CdA, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2011. Sostanzialmente confermate le cariche in essere: Pier Silvio Berlusconi e Giuliano Adreani, per i prossimi tre anni, sono stati nominati rispettivamente Vicepresidente e Amministratore Delegato di Mediaset. Nuovo ingresso è quello di Niccolò Querci, incaricato della direzione del personale e dell’organizzazione del gruppo. Il Consiglio ha anche provveduto a nominare il nuovo Comitato Esecutivo, composto da quattro membri: ne fanno parte il Presidente, il Vicepresidente, l’Amministratore Delegato e il consigliere Gina Nieri. Sono stati poi nominati il Comitato di controllo interno, presieduto da Carlo Secchi, il Comitato per la remunerazione, presieduto da Bruno Ermolli, e infine il Comitato per la governance, presieduto da Attilio Ventura. Confalonieri ha ringraziato tutti i membri del CDA, in particolare Pier Silvio Berlusconi, ed ha affermato, forse pensando al probabile passaggio di consegne nel prossimo futuro:“In questi anni si è conquistato sul campo i gradi di capo azienda. Sulle sue spalle pesa la responsabilità di guidare la società fondata da suo padre, continuandone la cura del prodotto, l’attenzione ai costi, la capacità di scegliere e motivare i collaboratori”. Il CdA ha anche approvato il bilancio 2008, che si chiude con un utile netto di 459 milioni, in calo rispetto al 2007 che aveva segnato un utile di circa 507 milioni, ed ha stabilito il conferimento di un dividendo di 0,38 euro per azione. Nonostante sia risaputo che il gruppo Mediaset sia quello che ha risentito meno della crisi, l’a.d. Adreani, responsabile della concessionaria pubblicitaria del gruppo, ha comunque confermato un dato: Mediaset subisce un calo della raccolta pubblicitaria di 12 punti percentuali, ma, sostiene, meno della metà di quanto abbia fatto la concorrenza. Così Adreani: “Il mercato perde più del doppio di noi e anche il nostro principale concorrente, la Rai, va in questa direzione”. E sembra che nel prossimo trimestre i numeri della pubblicità saranno migliori. Per quanto riguarda il digitale terrestre, nel quale Mediaset è presente con Mediaset Premium, i risultati sono decisamente buoni: le carte ad oggi attive sono 3.3 milioni e i nuovi abbonamenti crescono con una media che va da 1500 a 2000 al giorno. I dati, forniti dal Vicepresidente Pier Silvio Berlusconi, saranno comunque messi a dura prova il prossimo giugno, quando scadrà il 50% degli abbonamenti delle tessere attive. Ma il core business del gruppo rimarrà la tv generalista e su questo Confalonieri sembra non avere dubbi: “Questa stagione televisiva ci sta dando grandi soddisfazioni e le tre reti Mediaset fanno straordinari ascolti e offrono una grande televisione. In Europa e negli stati Uniti tagliano sul versante del prodotto, noi continuiamo ad investire”. Aggiunge poi il manager del gruppo: “La sfida è trasferire la nostra supremazia in termini di ascolti e di raccolta pubblicitaria in un mondo popolato da centinaia di canali tv, free e pay. Per fare questo occorre controllare i contenuti tv". Anche dal punto di vista finanziario le scelte sarebbero state ottimali: “Abbiamo finanziato lo sviluppo e la crescita con progetti sani e prudenti e mantenendo sempre i piedi per terra. Un’operazione di grande portata come quella di Endemol, ad esempio, è stata completata senza intaccare la solidità finanziaria. L’attuale esposizione finanziaria del gruppo ci tiene al riparo dalla crisi finanziaria e l’indebitamento di Mediaset è fisiologico e significativamente minore rispetto all’indebitamento medio dei concorrenti europei”. E i prossimi investimenti? “Non sono in corso trattative, ma guardiamo tutto con interesse”. afferma Confalonieri tagliando corto su voci insistenti di ripresa dei contatti tra la controllata Telecinco e le concorrenti La Sexta e Cuatro. (G.M. per NL)