La raccolta nel settore televisivo cresce sensibilmente rispetto all’anno scorso. La ripresa c’è. E i dati lo confermano: la tv resta un mezzo fondamentale per la pubblicità. Ma se si pongono i numeri a confronto del 2019, quale è il quadro?
Ripresa
Come trattato in un recente articolo, il mercato pubblicitario è in fermento e i primi mesi del 2021 hanno visto grandi crescite su quasi tutti i media.
La ripresa del settore televisivo
La tv è stata uno dei mezzi che ha registrato le crescite più importanti, confermandosi prima nei cinque mesi, con il 30,4% in più rispetto al 2020. Riguardo al mese di maggio, altri media hanno visto incrementi più importanti (come la radio e i quotidiani), ma la tv ha comunque segnato un +79,1%.
Il giro d’affari
La crescita di gennaio – maggio 2021 equivale, in cifre, a un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro. Mentre per quanto riguarda il solo mese di maggio, l’incremento percentuale registrato corrisponde a 399,3 milioni di euro.
I privati crescono di più
Il servizio pubblico performa tuttavia meno, rimanendo al quarto posto, molto indietro rispetto ai competitor. Situazione diversa dal punto di vista del mercato pubblicitario televisivo nel complesso. Qui, Rai, seppur con gran distacco, è seconda solo a Mediaset.
Sky
Bisogna poi considerare che Sky ha registrato le crescite maggiori del settore sulla raccolta pubblicitaria. La pay tv ha infatti incassato 205,4 milioni di euro, +38,5% rispetto al 2020, pari al 12,7% del mercato complessivo.
Mediaset
Per quanto riguarda invece il gruppo di Berlusconi, è stata registrata una crescita del 34%, equivalenti a 892,4 milioni di euro. Mentre, relativamente al mercato pubblicitario nel suo complesso, Mediaset ricopre la posizione più rilevante, con una quota del 55,2%.
Discovery
Guardando poi alla raccolta pubblicitaria di Discovery, si è osservato un aumento del 31,6%, corrispondente a un totale di 103,6 milioni di euro. La posizione del gruppo nel mercato pubblicitario è invece limitata al 6,4%.
Rai
Come anticipato, Rai non ha beneficiato di percentuali di crescita generose come quelle degli altri operatori del settore. Il servizio pubblico, però, ha comunque visto la propria raccolta pubblicitaria arrivare a 339,5 milioni di euro, il 20,1% in più rispetto allo scorso anno. La quota di Rai nel mercato è del 21%.
La7
Passando alla rete di Urbano Cairo, essa ha visto crescere la propria raccolta del 18%, arrivando a quota 74,9 milioni di euro. Nel complesso, invece, gli investimenti pubblicitari di La7 valgono il 4,6% del mercato.
Quasi raggiunto il 2019
I numeri della prima parte del 2021 sono ampiamente positivi, come era prevedibile, vista la decrescita pesantissima avvenuta nel 2020. Prendendo il 2019 come riferimento, però, la crescita importante avvenuta in questi sei mesi non viene meno, quantomeno a riguardo del trend di recupero. Infatti, analizzando i numeri sulla raccolta dei network qui riportati, si vede come le perdite registrate lo scorso anno siano state quasi del tutto recuperate. Nel 2019, infatti, il totale sulla raccolta pubblicitaria sui primi sei mesi era stato di 1,64 miliardi di euro, mentre nel 2021 è di 1,61. Una decrescita, dunque, dell’1,62%: numeri limitati che mostrano come il settore sia effettivamente in ripresa.
Strumento fondamentale per gli investitori
Nonostante le incertezze legate a pandemia e nuovi competitor, il settore televisivo si conferma un importante strumento per gli investitori. I numeri della raccolta testimoniano la fiducia nel mezzo e al contempo le potenzialità che, una volta compiuta la ripresa, questo può esprimere. (A.M. per NL)