Il rapporto annuale di IT Media Consulting, uno dei più accreditati specialisti nel settore dei media, pone in evidenza che il mercato televisivo nel vecchio continente ha visto un importante incremento: le elaborazioni effettuate dal gruppo di Augusto Preta registrano infatti una crescita dell’1,8% rispetto al 2015, raggiungendo quindi nel 2016 i 99,4 miliardi di euro.
Un dato che appare interessante considerare è l’andamento del mercato pubblicitario. Dopo il periodo di stagnazione dovuto alla recente crisi finanziaria, ora i ricavi della pubblicità sono finalmente in ripresa, con un aumento del 2,6% rispetto al 2015, per un guadagno complessivo di 32,7 miliardi di euro. Se da un lato questi dati mostrano una situazione ancora inferiore a quella del 2010 (anno pre-crisi e di riferimento per un optimum di mercato dal quale ripartire), dall’altro costituiscono innegabilmente un segnale positivo: la costante crescita degli ultimi anni fa ben sperare per il proseguimento del trend positivo. Ovviamente, come si può facilmente intuire, la crescita pubblicitaria risulta essere più forte nel settore internet: la Iptv infatti costituisce una sempre più diffusa alternativa alle piattaforme televisive tradizionali. Il web tra l’altro è in continuo movimento verso l’innovazione: da ultimo, grazie soprattutto ai social network, sta prendendo piede il fenomeno dei video in diretta (di rilievo e con del buon potenziale di crescita i contenuti live dello sport), i quali trovano un buon riscontro da parte del pubblico: costituiscono una fetta del 13% dei video internet complessivi. Si prevede che questo particolare e innovativo mezzo di comunicazione possa crescere esponenzialmente nei prossimi anni, potenziando l’offerta e stimolando i concorrenti.
Un altro dato di rilievo riguardante la televisione europea è l’aumento della diffusione della pay tv, in particolare IP. Nonostante gli ultimi anni non abbiano visto una crescita significativa, nel 2016 la televisione a pagamento ha registrato un incremento del 2,5%, raggiungendo i 45,1 miliardi di euro, dato che appare incoraggiante per il futuro. (G.C. per NL)