Debutta questa settimana PrendeTV, l’offerta streaming e VOD di Univision, potente conglomerato americano multimediale dedicato alla comunità ispanica. Immensa la libreria di programmi che attinge ai contenuti della rete stessa e del suo partner, la messicana Televisa.
Cord cutters
Un altro colpo agli operatori via cavo e satellite tradizionali che probabilmente vedranno anche la comunità ispanica unirsi al movimento dei “cord cutters”, ovvero coloro che rinunciano ad un abbonamento tradizionale a favore dei servizi OTT. La piattaforma disponibile su Amazon FireTV, AppleTV, SmartTV e via web.
Univision, la storia
La storia di Univision inizia in onde medie nel 1946. L’imprenditore, promotore dei diritti della comunità latina, Raoul Cortez lancia quell’anno KCOR 1350, la prima stazione radiofonica in spagnolo di proprietà ispanica. KCOR (k-COR-tez, come le prime tre lettere del cognome del fondatore) trasmette sui 1350 Kc (1kW) da San Antonio, Texas con un formato che resterà immutato per decenni detto “regional mexican music”.
Convierta su aparato HOY MISMO!
Nel 1950 Cortez lancia un canale televisivo, KCOR-Tv su UHF 41: si tratta della prima rete televisiva 100% in spagnolo. Controversa l’assegnazione della frequenza da parte della FCC: nel 1950 l’UHF non è ancora standard nei televisori e per riceverne le trasmissioni occorre l’acquisto (oggi stesso!) di un box di conversione (“Convierta su aparato HOY MISMO!”).
Oppure chiedere (al più presto!) ad un antennista di riconvertire il canale su uno dei pochi spazi VHF liberi (“vea a su tecnico en aparatos de television CUANTO ANTES!”).
L’UHF diventa standard
Occorrerà attendere il 1962 perché la legge statunitense imponga la compatibilità UHF per i nuovi televisori.
Nel 1962 le due reti vengono rilevate da Spanish International Network di Emilio Azcàrraga Vidaurreta, già all’epoca proprietario di quello che diverrà il gruppo messicano Televisa. E proprio dal Messico arrivano molte delle produzioni che verranno trasmesse sul canale 41 e sulle nuove KMEX-TV (canale 31) di Los Angeles e WXTV-TV per l’area di New York.
Alla fine degli anni ‘60 le basi di Univision sono ormai solide.
Anni ’70
Negli anni ‘70 la rete si espande a Miami, Chicago e Huston utilizzando una nuovissima tecnologia di distribuzione del segnale: alcuni satelliti geostazionari in banda C.
La Copa Mundial de Futbol ed i canali pay
Nel 1978 Univision porta il soccer/football negli Stati Uniti, trasmettendo in diretta la Copa Mundial de Futbol del 1978, che si svolse quell’anno in Argentina. Nel 1980 lancia il primo canale pay via cavo: Galavision.
La società esordisce alla borsa statunitense NYSE nel 1996 con il ticker UNV. Dal 2005 Univision organizza il Latino Grammy Award; dal 2007 il network entra a far parte delle statistiche Nielsen nel gruppo dei principali broadcaster USA (CBS, NBC ecc. – precedentemente faceva parte di uno studio differente detto Hispanic Television Index).
Gawker
Nel 2016 un importante investimento online: l’acquisto di Gawker Media, incorporato come Gizmodo Media Group (GMG).
Si ricorderanno forse le traversie di Gawker di quel periodo: quell’anno il sito fu fatto oggetto di una causa legale da parte di Hulk Hogan finanziata da uno dei fondatori di Facebook, l’eterodosso venture capitalist Peter Thiel.
Hogan aveva mosso causa a Gawker nel 2012 dopo la pubblicazione di un “sex tape” che riguardava lui con la moglie di un amico; Thiel era invece fortemente motivato a distruggere Gawker, in quanto il sito aveva reso pubblica la sua omosessualità senza il suo consenso.
L’era digitale
Ritornando a Univision, nel 2019 vengono raggruppate le stazioni radio e le piattaforme audio digitali sotto un unico ombrello Uforia Audio Network.
A dicembre 2020 infine si chiude l’acquisizione delle quote di maggioranza del gruppo Univision da parte di Searchlight Capital Partners LP di Wade Devis (ex CFO di Viacom) e ForgeLight LLC.
Prende TV
Eccoci dunque al 2021 e al lancio di Prende TV. Il servizio viene promosso come prima e unica piattaforma in spagnolo da e per la comunità ispanica: la stessa mission della stazione radio in onde medie del 1946. L’offerta è gratuita e supportata dalla pubblicità: al lancio sono stati annunciati i primi partner, nomi del calibro di Chase, Clorox, Coca-Cola, Toyota, Universal Pictures, Verizon e Walmart.
Live e on-demand
Il servizio include fin dal lancio 40 canali live in streaming ed una enorme libreria di video-on-demand provenienti dagli archivi di Univision e della messicana Televisa. A questi si aggiungono contenuti da innumerevoli produttori partner del mondo intero, Banijay, Blue Ant Media, Calinos, Caracol, Cisneros, Filmrise, Globo, Nelvana e RCN.
Disney, Lionsgate e MGM
È stata inoltre annunciata per le prossime settimane l’entrata nella library di blockbuster doppiati in spagnolo da parte di Disney, Lionsgate e MGM. (M.H.B. per NL)