(Franco Abruzzo.it) – Milano, 21 novembre 2008. “Non ho mai parlato di radiare dall’Albo dei giornalisti Mike Bongiorno, sulla questione deontologica e disciplinare si pronuncerà il prossimo Consiglio dell’Ordine lombardo il 26 novembre. Gli ho solo sottolineato che anche i pubblicisti non possono fare pubblicità”. Lo ha spiegato all’ANSA Letizia Gonzales, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, dopo le dichiarazioni fatte ieri sera dal presentatore durante la sua premiazione da parte del Club Santa Chiara. “Ho effettivamente telefonato a Bongiorno, una cosa anomala e irrituale – ha spiegato Letizia Gonzales -. Sono arrivate due segnalazioni all’Ordine nazionale da parte di un consigliere, una in estate e l’altra qualche giorno fa. Sono state trasmesse per competenza in Lombardia visto che il collega è qui iscritto. Per rispetto all’età e alla persona il Consiglio mi ha pregato di contattare Bongiorno per fare un ‘sondaggio’ e spiegargli la situazione che riguarda anche altri colleghi della Rai”. E lui? “Lui si è molto offeso e risentito. Mi ha detto che non capisce perché gli si pone questo problema dopo tanti anni di iscrizione all’Albo e che è molto dispiaciuto che l’Ordine agisca nei confronti di un ‘veterano’ della comunicazione”. (ANSA).
TV. BONGIORNO. CLUB SANTA CHIARA: INOPPORTUNA SANZIONE ODG
Milano, 21 novembre 2008. «Comprendiamo il dispiacere di Bongiorno e riteniamo oltre che irrituale inopportuna la telefonata del presidente lombardo dell’Ordine Letizia Gonzales e l’ipotesi di un provvedimento disciplinare nei confronti di un grande presentatore e comunicatore come Mike». Lo ha detto il presidente del Club Santa Chiara, Marco Palmisano, che ieri sera ha premiato Bongiorno alla carriera. «Credo che sia giunto il tempo – ha concluso Palmisano – per rivedere la figura del giornalista e del comunicatore in una epoca in cui vi sono state significative innovazioni tecnologiche, sociali ed economiche». Contrario all’eventuale provvedimento disciplinare anche Carlo Vittorio Giovannelli, direttore della compagnia di comunicazione: «Spiace veramente che un grande personaggio come Mike venga fatto oggetto di un provvedimento del genere. Di certo non ha mai fatto pubblicità occulta e quella che ha fatto e fa è conosciuta da 50 anni da tutti». (ANSA).