Commenta cosi il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni il richiamo della Commissione europea che, su proposta del commissario alla concorrenza Neelie Kroes, ha dato due mesi di tempo all’Italia per porre rimedio alle discriminazioni che, in base alla legge Gasparri, possono essere compiute nell’assegnazione delle frequenze agli operatori televisivi, nel passaggio dal sistema analogico a quello digitale.
Spiega il ministro: il richiamo Ue e sacrosanto. La legge Gasparri e incompatibile con l’ordinamento europeo. Il disegno di legge del governo cancella la legge Gasparri e reintroduce i principi fondamentali di pluralismo e concorrenza. Ora – conclude Gentiloni – mi aspetto una decisa accelerazione del suo iter, come richiede esplicitamente l’Europa.