Roma – “Il Super Hi-vision offre immagini così realistiche che gli spettatori penseranno di essere fisicamente sul luogo delle riprese e si sorprenderanno a voler toccare ciò che si vede sullo schermo”. Così esordisce la presentazione di Super Hi-Vision, lo standard televisivo appena annunciato, sviluppato dagli Science & Technical Research Laboratories di NHK, emittente televisiva giapponese.
Le specifiche parlano chiaro: sistema ultrahigh-definition, wide-screen, 4000 linee. Reali, ovviamente. La risoluzione in pixel? Lo rivela Afterdawn: 7680 x 4320 pixel.
Dev’essere certamente una bella esperienza poter assistere al funzionamento di un tal gioiello, la cui prima esibizione sperimentale è avvenuta presso l’Expo 2005 di Aichi (vedi foto). Talmente entusiasmante che il ministro delle Comunicazioni giapponese decise di investirci su. Sono così arrivati 300 milioni di yen (poco meno di 2 milioni di euro) che il broadcaster giapponese ha potuto riversare nel progetto per uno standard TV da ben 33,2 megapixel entro il 2015.
NHK ha sviluppato un codec per comprimere i 24 gigabit/secondo necessari ad una così alta definizione a un valore compreso tra 180 e 600 megabit/secondo. L’audio passa da 28 megabit/secondo a valori oscillanti tra 7 e 28. Valori molto alti, ma esatti: 18 minuti di video richiedono circa 3,5 terabyte di spazio in formato raw, si legge su BHFO.
Per i più curiosi, ulteriori informazioni sullo standard sono presenti anche su Wikipedia e sul sito di IEEE, eseguendo questa ricerca.
Marco Valerio Principato