ItMedia Consulting, società italiana specializzata in consulenza economica e regolamentare nel settore dei media digitali e della trasformazione digitale, ha pubblicato il rapporto relativo allo stato dell’arte del mondo vod (video on demand): tra novità, alti e bassi, il settore resiste nonostante il sensibile rallentamento. I player tradizionali, però, non riescono comunque a trarre vantaggio dalla situazione e, anzi, sono sempre più schiacciati da nuove proposte e sviluppi degli OTT.
Il rapporto ItMedia Consulting
Il recente rapporto di ItMedia Consulting ha messo in mostra le perdite del settore streaming, già evidenti e riportate su queste pagine alcuni mesi fa.
Il tonfo di Netflix
Dopo il tonfo di Netflix e i negativi generali per gli altri servizi entertainment, arriva ora un’altra cattiva notizia per gli svod.
Stop
Dal sopracitato rapporto, infatti, risalta uno stop particolarmente marcato nella crescita dei servizi di video on demand. Dopo i risultati quasi miracolosi del 2021, l’anno corrente si apre – e si chiuderà – con crescite molto più contenute e un sempre maggiore tasso di abbandono da parte degli abbonati.
Effetto Covid
Nella fattispecie, la percentuale di crescita annua, che nel 2021 era stata del 25% (complici i vari lockdown del 2020), si prevede che passi ora al 6%. Il trend resta comunque positivo, ma la forte decrescita non è certo un segnale rassicurante.
Svod, avod, fast, tvod
Segnale che il mercato e il pubblico si stanno orientando verso altri tipi di servizi e offerte. Tra questi sicuramente gli svod con offerte sportive (soprattutto calcistiche) come Dazn, ma anche soluzioni avod (advertising video on demand), fast (free ad supported streaming tv) e tvod (transactional video on demand).
Tagli alle spese
A questo scenario, si aggiunge la situazione tutt’altro che rosea che sta caratterizzando gli ultimi mesi e che probabilmente caratterizzerà anche quelli a venire. L’aumento dell’inflazione, infatti, porta sempre più utenti a tagliare le spese legate agli abbonamenti streaming, dallo sport, alla musica, ai video.
Le previsioni di ItMedia
Ciononostante, il settore svod rimarrà, sempre secondo le previsioni di ItMedia, il numero uno nel mercato dei video on demand. Infatti, dei 17,6 miliardi di euro di giro d’affari previsti per il 2025, il 90% sarà costituito proprio da questo tipo di servizi.
Vita dura per i broadcaster
Allo stesso tempo, come anticipato, le soluzioni gratuite supportate da advertising prendono sempre più piede. Ma già i grandi player svod, Netfix compresa, stanno mettendo le mani anche su questo mercato, rendendo difficile agli operatori tradizionali inserirsi nelle nuove frontiere dell’intrattenimento.
L’avvertimento di ItMedia
Ad ogni modo, ItMedia ha affermato che non è possibile prevedere totalmente gli sviluppi del settore vod, soprattutto a causa del balzo inaspettato avvenuto nel 2020, i cui effetti, come detto, si stanno smorzando ora.
Normale
Di certo c’è che, come per tanti altri settori, il “normale” non sarà più così definibile e, anzi, ad oggi non è possibile definire quello che sarà il nuovo standard per il mondo dei contenuti e dei media, sempre più incerto e complicato. (A.M. per NL)