Vivendi, già titolare dell’80% dell’emittente satellitare, ha accettato di acquistare la quota in mano alla società editoriale per un esborso vicino a 1 miliardo di euro.
Lagardere è sempre più vicina a trovare un accordo per cedere la sua partecipazione nell’emittente televisiva Canal Plus France all’azionista di maggioranza Vivendi. Lo hanno riferito fonti informate delle trattative, sottolineando come ieri ci sia stata una svolta nei colloqui in corso tra le due aziende che potrebbe portare alla firma e al relativo annuncio dell’accordo nei prossimi giorni nonostante la necessità di limare alcuni dettagli. Lagardere, che ha confermato con un comunicato "le trattative in corso" con Vivendi sulla pay-Tv, non ha fornito una tempistica precisa sull’eventuale annuncio dell’accordo, che secondo quanto riferito nel corso del fine settimana da diversi organi di stampa francesi porterà Vivendi a rilevare l’intero 20% detenuto da Lagardere in Canal Plus. Secondo Les Echos, Vivendi, già titolare dell’80% dell’emittente satellitare, ha accettato di acquistare la quota in mano alla società editoriale per un esborso vicino a 1 miliardo di euro. Lagardere sta cercando da anni di uscire dall’azionariato di Canal Plus France, un’ambizione che ha aperto un fronte di controversia con Vivendi al punto che quest’ultima ha citato in giudizio il socio chiedendo un risarcimento danni da 1,6 miliardi di euro a causa del mancato accordo sul buy-out della partecipazione di minoranza. Nel 2011, dopo l’ennesimo fallimento delle trattative, Lagardere ha esercitato l’opzione per vendere la quota con un’offerta pubblica iniziale, ma l’operazione di quotazione è stata annullata a causa del successivo peggioramento delle condizioni del mercato. Le due società hanno riavviato ad inizio anno le trattative per procedere con una nuova Ipo ma sono subito entrate in una fase di stallo a causa del mancato accordo sui termini principali della quotazione. Per Vivendi l’acquisto del 100% di Canal Plus rientra nel processo di razionalizzazione del perimetro aziendali. Il gruppo francese ha già dismesso diverse partecipazioni come Activision Blizzard e Maroc Telecom per concentrarsi su due asset Universal Music e Canal Plus e, secondo alcune indiscrezioni, ha avviato il processo di spin-off di Sfr, secondo maggior operatore di telefonia mobile in Francia. (Milano Finanza)