Non molto tempo fa, il gruppo di telecomunicazioni francese Orange commercializzava l’offerta della sua nuova pay tv, diffusa non più tramite adsl ma attraverso il satellite. Così facendo andava ad invadere il campo di Canal+, il player francese per eccellenza in quanto a tv a pagamento. Oltre ad entrare nel mercato, Orange proponeva un’offerta triple pay comprendente internet, tv e telefono fisso con l’aggiunta di nuovi canali accattivanti (come Orange Foot) e l’acquisto dei diritti di trasmissione di una partita di calcio della lega francese il sabato sera. Il tutto incluso in un’offerta esclusiva, riservata cioè ai soli abbonati France Telecom. Ora è arrivato il momento del contrattacco per Canal+ che annuncia un’offerta “generalista ricca e completa”, a seguito di un investimento di 2 miliardi di euro nella produzione di contenuti originali. Spiega il presidente e direttore generale di Canal+, Bertrand Meheut: “Il nostro gruppo spende 2,2 miliardi di euro nella realizzazione di contenuti. Una cifra che non ha eguali in Francia e che ci posiziona ai primi posti in Europa. I costi che sopportano i nostri concorrenti più accreditati non superano gli 800 milioni di euro”. La pay tv francese del gruppo Vivendi, infatti, offrirà programmi dedicati al tennis e al rugby, investirà in fiction, serial e film d’autore. Inoltre proporrà film di produzione francese e americana in esclusiva e dieci incontri di calcio del campionato transalpino. Per realizzare questi cambiamenti, però, è previsto un aumento delle tariffe di abbonamento del 20% in più. Spiega ancora Meheut: “E’ un modello all’avanguardia, nel momento in cui le reti gratuite sono costrette a ridurre i costi dei loro programmi per far fronte a una concorrenza sempre più numerosa e legata a un mercato pubblicitario dalla crescita limitata”. I due concorrenti si sono già battuti in campo giuridico facendo ricorso al tribunale commerciale di Parigi, ma le “accuse” mosse da Canal+ a Orange sono per ora state respinte. Staremo a vedere come si concluderà la battaglia fra le due tv a pagamento nella speranza che rimangano nel tempo in una perfetta concorrenza a vantaggio dei consumatori. (Sara Fabiani per NL)