La tanto dibattuta riforma del settore audiovisivo sta avendo le prime ripercussioni su tutto il territorio UE. E cominciano a contarsi le prime vittime.
In Francia, in particolar modo, in questo momento si sta attraversando una fase delicata, dovuta principalmente alla soppressione prevista il prossimo 09/08/2020 delle due emittenti nazionali in chiaro France 4 e France Ô, entrambe edite da France Télévisions.
France 4 e France Ô: 2 canali senza identità
France 4 – dedicata al pubblico più giovane – e France Ô – indirizzata alle regioni francesi d’oltremare – sono state entrambe create nel 2005; nel corso degli anni hanno cambiato diverse volte la loro identità, senza però mai riuscire a trovare davvero il loro pubblico.
È iniziato, dunque, il conto alla rovescia per i due canali della TNT (televisione digitale terrestre) francese, che attualmente occupano i tasti 14 (France 4) e 19 (France Ô) del telecomando.
La “guerra tra i canali” per recuperare i due LCN
Ovviamente, com’è facile prevedere, questa imminente chiusura avrà ripercussioni sul riassetto delle altre emittenti che, stando a quanto riportato dalle maggiori testate francesi, avrebbero già iniziato una vera e propria “battaglia tra canali” per recuperare i due LCN presto liberi.
In questo senso, sono già stati formati dei fronti per assicurarsi le posizioni migliori. I due più grossi gruppi tricolore del settore tv TF1 e France Télévisions hanno già iniziato a stringere un’alleanza per far avanzare di numerazione i rispettivi canali d’informazione LCI e France Info, retrocessi per il momento sugli LCN 26 e 27. La strategia per guadagnare terreno e avere maggiore chance di vedersi assegnare le ambite numerazioni consiste, dunque, nel creare un “blocco info”.
L’unione tra le due società permetterà inoltre di tenere testa ai concorrenti NextRadio Tv e Canal +, proprietari delle reti tematiche di notizie BFM TV e CNews, posizionati rispettivamente sul 15 e sul 16.
Chi l’avrà vinta?
Visto lo schieramento delle parti interessate e vista la posta in gioco, si preannuncia un braccio di ferro feroce. Delphine Ernotte, amministratore delegato di France Télévisions, si sta battendo per convincere deputati o senatori a presentare un emendamento alla futura legge di riforma del settore audiovisivo che sarà discussa entro quest’anno. Il suo intento è inoltre quello di costringere il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo a decidere in merito alla futura attribuzione delle numerazioni televisive francesi. Questione che quasi sicuramente non si risolverà tanto facilmente e, alla fine, non è detto che finirà direttamente all’Eliseo.
Arricchimento di palinsesto
Intanto, per compensare la dismissione dei suoi due canali, France Télévisions ha annunciato di arricchire i palinsesti delle restanti reti lineari (France 2, France 3 e France 5) e sul digitale con programmi giovanili e format d’oltremare (l’obiettivo è quello di offrire in definitiva 3.700 ore di programmi dedicati ai giovani). Per il momento, tra i vari progetti del gruppo, merita di essere citata la piattaforma Okoo, lanciata quest’inverno e dedicata al pubblico dei più piccoli. (G.S. per NL)