Tv, Francia: Bolloré prova a rilanciare Canal+. Nuovo palinsesto e tagli per 350 mln

Canal - Tv, Francia: Bolloré prova a rilanciare Canal+. Nuovo palinsesto e tagli per 350 mln

Dopo il taglio dei costi e dei contenuti Canal Plus (Canal+) cerca il rilancio sul mercato.
I problemi maggiori per il network francese sono stati provocati da una cattiva gestione e da un palinsesto sempre meno ricco e competitivo. Per fare un esempio, con la drastica diminuzione dei programmi a pagamento nel solo mese di maggio sono state perse circa 401mila sottoscrizioni.
A ciò vanno aggiunti diversi flop televisivi come quello di “Touche pas à mon poste” (adattato in Italia su Rai 2 con il titolo “Sbandati”), la trasmissione satirica che, a causa delle accusa di omofobia, ha subìto il blocco pubblicitario per tre settimane e una multa di 3 milioni di euro. C’è poi la questione Cnews, il canale di proprietà del gruppo Vivendi, che negli ultimi mesi ha triplicato le perdite per circa 31,9 milioni di euro anche a causa dei numerosi scioperi della redazione che continuano dalla fine dello scorso anno. In attesa dei dati relativi al primo semestre, Vincent Bolloré (già alle prese con le italiche bollenti patate di Telecom Italia e Mediaset Premium) ha già in programma entro il 2018 un piano di risparmi per un ammontare di circa 350 milioni di euro. Per risollevare le sorti della pay tv è stato scelto come presentatore e testimonial della nuova campagna promozionale Yves Calvi, volto noto ai telespettatori francesi che lo hanno seguito con alti tassi di share tra il 2001 e il 2016 su France 5. L’espediente ricorda per certi aspetti la trovata commerciale di Nove quando strappò con una grande eco mediatica Maurizio Crozza alla diretta concorrente La7.
Il patron di Vivendi è cosciente che per incrementare la raccolta pubblicitaria è necessario aumentare l’audience: proprio per questo motivo si punterà forte sul calcio con un palinsesto ricco di partite di Ligue 1, la massima serie calcistica francese. La decisione potrebbe fruttare molti introiti perché la faraonica campagna di calciomercato del Psg (quasi un miliardo di euro tra pagamento dei cartellini sportivi, ingaggi e tasse), finanziata con i fondi della Qatar Investment Authority, ha praticamente pubblicizzato il campionato transalpino a livello globale. (M.R. per NL)

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