A trent’anni esatti dalla messa in onda della Tv delle ragazze, il ‘triumvirago’ Valentina Amurri-Linda Brunetta-Serena Dandini è tornato insieme per celebrare questo anniversario con La Tv delle Ragazze – Gli Stati Generali 1988-2018, nuova versione appunto dello storico programma della Rai3 di Angelo Guglielmi; l’iniziativa va dunque ad inserirsi nel filone dilagante del ritorno in onda del nostro ‘passato televisivo’, come abbiamo raccontato su questo periodico nei giorni scorsi parlando di ‘Portobello’.
Questa volta però è stata saggiamente evitata la riproposizione pura e semplice della ricetta originaria di La Tv delle ragazze con nuovi protagonisti ma formula immutata, come accaduto con ‘Il rischiatutto’, ‘La Corrida’, ‘Ieri e oggi’ e anche ‘Portobello’, per l’appunto, ma si è cercato semmai di trarre giovamento da qualche idea di Renzo Arbore, che ha sì celebrato alla grande i suoi straordinari successi dei decenni scorsi riproponendo (soprattutto per ‘Indietro tutta!’) i filmati dell’epoca ma inserendoli anche in un cornice odierna e in un diverso contesto, cercando oltretutto di coinvolgere anche i giovani, all’insegna del puro divertimento.
Aveva voglia di divertirsi sicuramente anche Serena Dandini, messa da parte dalla Rai qualche anno fa senza reali motivazioni (fatte salve quelle consuete che determinano queste decisioni, ovvero quelle più squisitamente politiche) e tornata adesso sul piccolo schermo dopo esperienze di tipo diverso e anche qualche ‘passo falso’ (si ricorderà il programma su La7 il sabato sera qualche anno fa). Il ‘miracolo’ è che, vedendola in onda in questo revival della Tv delle ragazze, sembra che dalla Tv non sia mai andata via, perché la disinvoltura, la bravura, l’arguta intelligenza, la capacità di fare satira e di inserire anche discorsi seri nei suoi programmi sembrano le stesse di allora, immutate. Una professionalità nell’uso del mezzo che vuol dire anche capacità e volontà di scrivere per bene i testi, come si faceva un tempo, e di creare con le tante collaboratrici un ‘effetto banda’ e una complicità che si traducono subito in divertimento vero nel fare Tv e nel fare satira, parlando di politica, di vita quotidiana, di società e di rapporti interpersonali rigorosamente dal punto di vista delle donne; vengono così, per forza di cose, presi in giro i derelitti maschi dei nostri giorni – va da sé – ma senza negarsi con (i migliori di) loro affetto e alleanze, quando opportuno. È il caso del consueto complice di Serena, Elio, che si è prestato a presentarsi con la sua band (altro che scioglimento, verrebbe da dire) nel ruolo dei ‘The Maschilisti’, gruppo che sembra pure fare il verso al successo dei ‘The Giornalisti’, oppure è il caso, persino, di Giovanni Crozza, figlio di cotanto padre, a cui somiglia molto.
A introdurre la lunga, temeraria ma alla fine felice prima serata di La Tv delle ragazze – Gli Stati Generali, giovedì sera su Rai3, è stato peraltro un altro uomo, Bruno Voglino (principale artefice, trent’anni fa, della trasmissione), ancora in gran forma e felice di partecipare a questa intrepida riedizione, che ha saputo mischiare memoria (con i filmati d’epoca), satira d’attualità (ha molto colpito il Marco Travaglio di Sabina Guzzanti, che ritorna a sua volta in Tv con la grinta di un tempo), interviste inconsuete a personaggi ancora fieramente ‘in campo’ (una quasi inedita Emma Bonino, Lella Costa), nuovi innesti che contestano scherzosamente a Serena la sua anacronistica ‘storicità’, ospiti d’onore (Paola Cortellesi, la brava Isabella Ragonese), persino spassose web-serie e tanto, tanto altro, per una affatto disprezzabile share del 6%.
Ma torniamo alla storia del programma. Nel 1988 Rai3 affidava a tre giovani autrici, le citate Valentina Amurri, Linda Brunetta e Serena Dandini, il compito di realizzare un programma comico di sole donne. Nasceva così La Tv delle ragazze, che concentrava in un’ora (contro le quasi tre di giovedì!) il fantasioso palinsesto di un ipotetico network femminile.
La Tv delle ragazze fu un programma senza precedenti nella Televisione italiana. Dopo una lunga ricerca, le autrici erano riuscite a mettere insieme un cast che oggi potrebbe essere definito stellare, visto che la maggior parte delle protagoniste di allora sono diventate nomi popolari del cinema, del teatro e della stessa Televisione. Molte di loro hanno accettato di partecipare a questo simpatico ritorno in Tv trent’anni dopo, un viaggio in quattro puntate (se il successo non imporrà proroghe) che vuole anche raccontare cosa è successo in questi decenni al variegato universo femminile.
L’ironia e soprattutto l’autoironia sono state le cifre vincenti della Tv delle ragazze e sembrano essere gli stili dominanti anche di questi Stati Generali, che mettono insieme comicità e tematiche più complesse e raccontano storie belle di donne valorose attraverso le vere protagoniste, passando con audacia dalla finzione alla realtà, per creare quel corto circuito impertinente che spesso riesce a raccontare l’attualità più di tanti discorsi impegnati.
Alla Rai di Viale Mazzini, a Roma, durante la presentazione ufficiale del programma, Serena Dandini ha raccontato: “Sono passati trent’anni da quando abbiamo invaso la sede Rai di Torino. Eravamo inesperte ma piene di voglia di fare; il guizzo di Guglielmi, allora direttore di Rai3, che credette in noi, ci incoraggiò. Credo che all’inizio lui non abbia neanche capito bene cosa fosse il programma, perché glielo spiegammo tutto d’un fiato. Ascoltò e ci disse: ‘Vedo che c’è passione, fatelo’. Nell’attuale direttore della rete, Stefano Coletta, ho ritrovato quello spirito, anche lui butta il cuore oltre l’ostacolo. L’occasione era irripetibile. La Rai è un po’ come la mia casa, ci sono affezionata. Ci sono nata e cresciuta, ma se nella tua casa non trovi amici dentro è difficile fare qualcosa”.
E Coletta, da parte sua, ha detto: “Ho cercato di capire come è cambiata la comicità negli anni. Solo con Serena Dandini potevamo tentare di portare nella Tv generalista nuovi talenti e nuove generazioni. Ho capito che dovevo richiamarla su Rai3 perchè ho riconosciuto in lei una grande energia e soprattutto una grande passione. Non si tratta di un remake, di un semplice festeggiamento del trentennale della ‘Tv delle Ragazze’, ma di un programma tutto nuovo per capire se questo sguardo femminile, che segnò la Tv degli anni ’80, ha ancora un suo specifico oggi”.
A giudicare dai risultati, sembrerebbe proprio di sì. (A.G. e M.R. per NL)