Continua il piano d’espansione del gigante Netflix, la piattaforma leader del servizio SVOD (subscription video on demand): da dicembre Nielsen Media ne rileverà gli ascolti.
Dal lontano 2007, il colosso dei video online ne ha fatta di strada: dopo essere sbarcata a settembre in Francia e Germania, la società ha rivelato che nel 2015 esordirà anche in Nuova Zelanda e Australia, rafforzando così la propria presenza internazionale (il mese prefissato per la partenza del servizio è marzo anche se non sono ancora stati forniti dettagli precisi circa i prezzi dell’abbonamento mensile e la compatibilità del servizio con i vari device). Ormai dunque mancano solo pochi paesi in cui Netflix non è presente e tra questi, come ricorderanno i lettori, spicca la nostra Italia. Ma la notizia più interessante, diffusa nelle scorse ore, è che Nielsen Media, leader nelle misurazioni e nelle ricerche di mercato, ha annunciato, come riporta The Wall Street Journal, che fornirà ai propri clienti una misurazione dei dati d’ascolto dei servizi SVOD proposti da Netflix. Quello dei dati d’ascolto “quantificabili” è sempre stato un vero e proprio mistero per la piattaforma online perché Netflix in passato si è sempre rifiutata di rendere pubblici i dati relativi all’audience delle proprie serie tv o dei prodotti trasmessi in streaming. La misurazione da parte di Nielsen non includerà per ora , le views su device mobili; certo è, come sottolineato dalla società di rilevazione dati, che questi numeri saranno preziosi per i clienti quali i network televisivi tradizionali e gli studios, per vedere come il proprio contenuto si comporta su servizi come Netflix e Amazon Prime (fatto che potrebbe avere un grosso impatto a livello di negoziazioni). Inoltre le serie tv di punta di Netflix, come House of Cards e Orange is the New Black potranno finalmente avere dati trasparenti (almeno per chi è disposto a pagare per averli). Dal prossimo dicembre i clienti Nielsen avranno quindi un elemento in più in grado di fornire alle media company la misura di quanto siano popolari i propri contenuti: esse potranno anche capire quanto, nel lungo periodo, rischiano di perdere ascolti in tv a vantaggio della visione online. Sarà inoltre possibile analizzare chi sono gli abbonati-tipo di questi servizi e per quanto tempo fruiscono dei contenuti online. “I nostri clienti – ha dichiarato al The Wall Street Journal Brian Fuhrer, senion vp di Nielsen – potranno guardare i loro programmi e capire se mettere contenuti su Netflix abbia un impatto sulla visione del VOD tradizionale e lineare”. (V.R. per NL)