2010 ancora relativamente tranquillo per gli old media, stampa a parte. Infatti, l’esplosione della concorrenza di Internet sulla distribuzione delle trasmissioni radiotelevisive, seppur ampiamente attesa, avverrà presumibilmente nel 2011/2012.
Almeno così si legge nel rapporto 2010 Tmt Predictions, della società di consulenza Deloitte, di cui dà conto l’agenzia Reuters, secondo la quale il vecchio metodo di fruizione della televisione terrà banco per tutto il corrente anno. Per Deloitte, in particolare, gli utenti televisivi usufruiranno del 90 per cento dei contenuti video e dell’80 per cento di quelli audio tramite i mezzi di comunicazione tradizionali. Quindi, per almeno un anno, l’impiego lineare del vecchio medium prevarrà su nuovi vettori o tecnologie (pay-per-view, tv on-demand, podcast, ecc.). Piuttosto, la convergenza tecnologica, secondo Deloitte, spingerà i produttori televisivi ad adeguare i propri siti web per consentire agli spettatori di interagire con la programmazione (ovviamente con massima attenzione alla cosiddetta "tv del giorno dopo"). E ciò in quanto, già nel 2010, gli utenti accederanno al web in maniera sempre più evidente con laptop, netbook, smartphone e console mentre guardano la tv. Nessuna tregua, invece, per l’editoria tradizionale, ancora combattuta nel decidere se far pagare i contenuti online (compensando almeno in parte il calo della raccolta pubblicitaria) rischiando però di perdere lettori. Futuro in discussione anche per i lettori di libri digitali (e-reader), che potrebbero essere polverizzati dalla nuona generazione di computer tablet.