Tv e pubblicità. ll gruppo Turner punta all’Italia: “Pubblicità in crescita”

L’Italia non è in questa fase un mercato florido, la pubblicità ha perso parecchio. Eppure nel 2013 abbiamo pareggiato il fatturato pubblicitario sul 2012, mentre il mercato ha segnato un dato medio del -14%. Ora, nei primi due mesi del 2014, siamo passati dalla tenuta a una crescita a due cifre, con un +20% in fatturato pubblicitario e il target per l’intero anno è in linea con questo dato, anzi un po’ di più”.

L’annuncio in controtendenza con i bollettini di guerra cui purtroppo da anni siamo abituati, è dato all’Adnkronos dal neo responsabile per l’area Europa Meridionale e Africa della Turner Broadcasting System, Jaime Ondarza. La Turner Broadcasting System, che fa parte del gruppo statunitense Time Warner, attivo nel settore dei media con in testa il marchio CNN International, in Italia è presente nel settore tv con i programmi DTT Kids Boing e Cartoonito, in joint venture con Rti Mediaset, con Cartoon Network, Boomerang e, fuori dal settore kids, con la CNN, sulla piattaforma Sky. Jaime Ondarza, SVP general manager Italia Francia & UK di Turner Broadcasting System Italia, ha assunto la guida dei territori dell’Europa Meridionale e Africa continuando a supervisionare le attività di business nel nostro paese. Nel suo nuovo ruolo Ondarza, riportando a Giorgio Stock, presidente Turner Emea, è responsabile di tutte le attività editoriali e commerciali dei canali di intrattenimento del gruppo e del canale all-news CNN International per l’Italia, la Francia, la Spagna e l’Africa. Jaime Ondarza era entrato in Turner nel 2000 per seguire, con la carica di direttore marketing e new media development, lo start-up italiano delle attività commerciali e di comunicazione di Cartoon Network. Nel 2003 era stato nominato a.d. di Turner Italia, tra i suoi primi impegni il lancio, nell’agosto dello stesso anno, sulla nuova piattaforma Sky, di Boomerang, il canale dedicato ai grandi classici dei cartoon destinato ai bambini e alle loro famiglie. Nel 2004, anno dello sviluppo del digitale terrestre, Turner Italia era stata tra le prime aziende del mercato a cogliere la nuova opportunità dando vita, in joint-venture con Rti Mediaset, a Boing, canale gratuito interamente dedicato ai ragazzi. Nel 2010 Ondarza era stato nominato d.g. di TBS Francia e territori in lingua francese pur mantenendo il suo ruolo in Italia e dal settembre 2012 aveva ampliato le sue precedenti responsabilità in Francia e in Italia sul Regno Unito, Irlanda e Malta. La nomina di Jaime Ondarza rientra in un ampio piano di riorganizzazione territoriale delle divisioni regionali di Turner Broadcasting System Emea. Giorgio Stock, presidente di Turner Emea, aveva dichiarato all’indomani della nomina: “Il nuovo assetto territoriale per l’Europa meridionale e l’Africa ci permetterà di accrescere le competenze e di ottimizzare gli investimenti. Jaime Ondarza è stata la scelta naturale per la guida di questa nuova divisione regionale, grazie alle sue indiscusse doti imprenditoriali e ai successi ottenuti in Italia, Uk e Francia, a cui si aggiunge una profonda conoscenza del nostro business. Qualità che saranno fondamentali per sostenere la leadership dei nostri brand e la promozione di nuovi servizi e modelli di business in un ambiente in costante evoluzione”. La scommessa sull’Italia di Turner è andata bene nel 2013 e rende ancora di più in questo primo scorcio del 2014 perché, spiega Ondarza, “quando le cose non vanno bene la tentazionecui molti cedono è tagliare sui contenuti, noi non lo abbiamo fatto, abbiamo razionalizzato i costi, migliorato l’efficienza ma non abbiamo toccato l’offerta, anche grazie alla produzione ‘in casa’ che realizziamo negli studios del gruppo. Grazie a questo impegno siamo stati ripagati”, al punto che Ondarza non esclude il varo di produzioni italiane: “Produzioni italiane su Boing ne abbiamo avute, ora – spiega – non abbiamo un piano di produzioni originali a brevissimo ma tutto dipende da quali progetti ci sottopongono“. Turner in Italia, nonostante questo ne sia il volto più percepito e predominante, non è solo ‘kids’, basti pensare alla Cnn; e proprio quest’ultima è la punta di lancia per la penetrazione nei mercati africanidove di fatto, con la presenza in Francia, Spagna e Portogallo, quindi nelle rispettive aree linguistiche in Africa, il gruppo si è già ben attestato. Il nuovo mix territoriale scelto da Turner fonde “aree più mature come quelle europee ad aree con una dinamica di sviluppo più marcata, dove sta crescendo una forte classe media e c’è un trend chiaramente positivo. Per noi l’Africa è un continente interessantissimo, che va studiato con attenzione, dove non si possono replicare modelli già adottati altrove”, spiega Ondarza. Economicamente e culturalmente più vicine sono le ‘province’ europee anche se, sottolinea Ondarza, “in Spagna il mercato pubblicitario aveva anticipato le dinamiche di sofferenza e le aveva approfondite, dimezzandosi nell’arco di tre anni; quasi un tracollo a partire dal quale si sta appena iniziando a ripartire”. Nessun tracollo invece in Italia per l’offerta free come per quella pay che, anzi, almeno per Turner, “pur senza una forte crescita sono in ripresa e permettono di guardare positivamente al futuro”. (E.G. per NL) 

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