Urbano Cairo ha definito il 2013 (Italia Oggi, 14/02/2014, p. 21) anno record per l’asset acquisito da TIMB, intendendo oggi ottimizzare l’offerta a disposizione dei telespettatori con strategici cambi nei palinsesti settimanali.
E’ così che dal mese di marzo il talk show La Gabbia di Gianluigi Paragone occuperà la prima serata domenicale di La7, lasciando il mercoledì a Daria Bignardi, confermata con Le Invasioni Barbarche fino ad aprile. Il venerdì sarà poi di Maurizio Crozza, al quale seguirà un appuntamento settimanale con Enrico Mentana per il programma di approfondimento Bersaglio Mobile, a completare gli ingredienti di una serata “unica ed originale tra satira ed informazione”. Nessun cambiamento per Lilli Gruber, salda al timone di Otto e Mezzo; continuità anche per la mattinata della rete ammiraglia: si inizia da Omnibus con Alessandra Sardoni e Andrea Pancani, per proseguire con Coffe Breack condotto da Tiziana Pannella e giungere alle soglie del TG delle 13,30 grazie a Myrta Merlino con L’aria che tira. Insomma, pochi cambiamenti e strategici poiché, come si dice, squadra che vince non si cambia, soprattutto se alla vittoria in termini di audience si aggiungono i buoni risultati operativi del Gruppo che, così sembra, appare deciso a rilanciarsi facendo leva proprio sull’offerta DTT. Da maggio a dicembre 2013, difatti, Urbano Cairo è riuscito a far riguadagnare il segno positivo alla redditività delle reti televisive acquistate da Telecom, che oggi si presentano agli investitori (ed al pubblico) con un margine operativo lordo di 3,6 milioni di euro, quando solo una anno fa registravano un negativo per oltre 50 milioni di euro (Italia Oggi, 15/02/2014, p. 18). Complice di questa performance la raccolta pubblicitaria di La7 che, nel quarto trimestre del 2013, ha segnato un +6,5%, al quale si somma un ulteriore incremento del 3% registrato lo scorso mese di gennaio. Giusto per non fare le sirene, occorre per completezza d’informazione evidenziare come, in realtà, il settore sia ancora colpito da una profonda crisi, tanto è vero che se si amplia il perimetro d’indagine ai risultati complessivi delle concessionarie di pubblicità, i segnali di ripresa si contano solo in termini di minori perdite rispetto agli ultimi, terribili, 2-3 anni. Lo stesso gruppo Cairo Communication, che di La7 peraltro curava la raccolta anche in costanza di gestione Telecom Italia, ha (come tutti, del resto) diminuito i propri ricavi del 9,2% a 276,8 milioni di euro, che al netto dell’apporto dell’asset televisivo flette ulteriormente fino a raggiungere -11,7% per i fatturati di stampa e concessionaria (Italia Oggi, 15/02/2014, p. 18). Ciò nonostante, con un utile dell’intero Gruppo pari a 18,9 milioni di euro, Cairo staccherà comunque dividendi per 27 centesimi di euro ad azione. (S.C. per NL)