La coreana LG Electronics, regina dei pannelli OLED, ha annunciato il 24 febbraio che renderà disponibile a terze parti WebOS, il sistema operativo dei propri televisori.
I produttori che acquisiranno la licenza potranno dunque disporre delle grandi funzionalità di WebOS, di tutte le app per le piattaforme di OTT. E perderanno il controllo dei propri clienti!
L’evoluzione dei ricevitori
Nel campo degli apparecchi televisivi abbiamo assistito, dal 2000 in poi, a tre grandi rivoluzioni. Parliamo della scomparsa del tubo catodico, dell’alta definizione e, oggi, del gamut esteso (HDR).
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Gli schermi
Gli schermi, inizialmente in tecnologia LCD e Plasma (con il grande dilemma “meglio plasma o LCD?” che tutti ricordiamo) sono successivamente evoluti verso LED, QLED e OLED.
Ma c’è anche un’altra rivoluzione, più profonda, che sta avvenendo lentamente: i televisori sono diventati dei veri computer. Dotati di un sistema operativo.
I Sistemi Operativi
Numerosi i sistemi operativi che gestiscono i moderni televisori: AndroidTV (Philips, Sony TCL), Viera Cast (Panasonic), Tizen (Samsung) e WebOS (LG). La situazione è in evoluzione e non si può escludere un consolidamento futuro, come accaduto nel mondo della telefonia cellulare.
WebOS
WebOS ha una lunga storia, affondando le sue radici nel sistema operativo Palm OS del lontano 1996. Quando nel 2010 la HP acquistò Palm per 1,2 miliardi di dollari l’allora CEO Leo Apoteker descrisse proprio WebOS come una delle principali motivazioni dell’acquisizione.
Il passaggio da HP a LG
HP non seppe mai trarre vantaggio da questo asset e finì per rivendere WebOS a LG nel 2013 (causando un crollo nelle proprie azioni del 40%). La società sudcoreana lo utilizza oggi per i suoi televisori, i frigoriferi intelligenti e ne prevede l’uso nei (sempre) futuri devices IoT.
Funzionalità e interfaccia
WebOS è un moderno sistema operativo, dotato di multi tasking, capacità di gestire interfacce touch, aggiornamenti via internet, notifiche e riconoscimento vocale.
WebOS
Ma WebOS è soprattutto dotato di un’interfaccia utente particolarmente accattivante, rapida e intuitiva. WebOS è inoltre l’unico sistema operativo sul quale si può utilizzare una sorta di mouse remoto (Magic Remote) grazie alla capacità del sistema di individuare la zona dello schermo dove viene puntato il telecomando.
Le applicazioni
Ugualmente importante la disponibilita’ di applicazioni: sono presenti tutte le piattaforme OTT, inclusa Apple TV+; WebOS dispone anche di canali Live quali DAZN e alcuni canali IPTV dedicati ed esclusivi (gli LG Channels).
L’annuncio ufficiale.
Nell’annuncio ufficiale si afferma con enfasi che la disponibilità di WebOS a produttori terzi faciliterà la transizione di questi da sistemi operativi proprietari a un sistema allo stato dell’arte, con il potenziale di ridisegnare l’ecosistema del settore per produttori e content providers. Non sono noti i termini economici del licensing, ma dubitiamo che l’obiettivo siano le fees per l’uso di WebOS.
Obiettivi strategici
Fornendo in licenza a terzi WebOS, LG allarga infatti la propria base installata, rendendo la piattaforma più interessante per gli sviluppatori.
La mossa inoltre contribuisce a far crescere la comunità delle terze parti che acquisirarnno il know-how per produrre soluzioni nel mondo IoT e delle auto connesse/autonome. L’operazione inoltre allarga il pubblico potenziale per i propri canali IPTV.
È tutto?
L’onnipresente Machine Learning
No: c’è un lato nascosto ma non meno importante dell’annuncio. Perché la piattaforma funziona nei due sensi, fornendo informazioni all’utente ma anche a LG. Ad esempio: gli orari di visione; i settaggi specifici; l’uso delle applicazioni e dei giochi; la navigazione dei siti, le transazioni. Senza dimenticare l’identità di tutti gli utenti registrati. Nutrendo così – anche con i dati dei concorrenti – i propri sistemi di Machine Learning e supportando l’azienda nelle proprie future scelte strategiche. (M.H.L. per NL)