(Il Velino) – Nel 2012, traguardo europeo per lo switch off analogico digitale, i ricavi dei servizi di pay-tv, che a quel punto saranno richiesti da almeno metà degli italiani, sorpasseranno con quasi 4 miliardi di euro quelli da inserzioni pubblicitarie. È una delle conclusioni cui giunge la ricerca e-Media Institute pubblicata oggi. Uno studio previsionale sul mercato televisivo italiano e in particolare sul mercato della Tv a pagamento. Mentre i ricavi da inserzioni commerciali cresceranno a ritmi contenuti anche dopo la forte contrazione del 2009, i ricavi derivanti dalle offerte a pagamento (pagamento diretto per abbonamenti e servizi Ppv/Vod) cresceranno a un tasso medio annuo del 9,8 per cento per arrivare a raggiungere i 3,8 miliardi di euro al 2012. La piattaforma satellitare dominerà il mercato, seguita dalle offerte veicolate su digitale terrestre che dovrebbero poter raggiungere circa 4,5 milioni di utenti alla fine del 2012. Delicato ma sfidante il ruolo della Iptv che a detta della ricerca e-Media Institute potrebbe uscire dal lungo periodo di stagnazione e trovare un ruolo come piattaforma di integrazione fra la Tv gratuita (Free to Air) e la Tv a pagamento. Intanto, mentre si definiscono le caratteristiche del mercato della televisione su televisore crescono, per ora in maniera disordinata e senza chiari modelli di business, le offerte audiovisive via Internet-Web che troveranno prima o poi uno sbocco su piattaforme di consumo diverse dal Personal Computer.
Una ricerca ma anche una mappa Digital Tv Channels in Italy da e-Media Institute. Un documento utile e importante per comprendere la composizione dell’offerta dei canali digitali ricevibili sul mercato nazionale. I canali generalisti, quelli di sport e di intrattenimento (prevalentemente film/fiction) sono i più numerosi, mentre si registra un forte incremento dei canali dedicati ai pubblici più giovani e una riduzione dei canali adult-only offerti gratuitamente via satellite. In totale, i canali offerti a pagamento sono 179 mentre quelli in chiaro 219 (il 55 per cento del totale).