Il Viceministro Antonio Catricalà è stato chiaro: "televisione e internet devono avere le stesse regole e i soggetti attivi sul web devono investire in Italia e in Europa come investono i nostri produttori dell’audiovisivo, ma fino a quando non ci sarà questa regolamentazione, dovremo proteggere sul mercato chi ha investito e ha creato occupazione".
Catricalà, al quale, con Decreto del Presidente della Repubblica del 4 giugno 2013 pubblicato nella G.U. n.140 del 17 giugno, sono state attribuite le deleghe nelle materie relative ai settori delle poste, delle telecomunicazioni, della comunicazione elettronica, delle L’elenco delle reti multimediali, dell’informatica e della telematica della radiodiffusione sonora e televisiva delle tecnologie applicate al settore delle comunicazioni, ha voluto rassicurare le preoccupazioni espresse negli ultimi tempi da Mediaset, scesa in campo direttamente con Fedele Confalonieri e Gina Nieri, circa la disparità di trattamento tra OTT e TV, che si concretizza in una palese violazione dei più elementari principi di libera concorrenza. "I soggetti che hanno investito nella produzione dei contenuti vanno tutelati e tutti devono rispettare le stesse regole sulla tutela dei minori e sulle quote di investimenti nell’audiovisivo", ricorda in una nota la Federazione Radio Televisioni. (E.G. per NL)