Molti sono pronti a scommettere che il futuro della TV è nella rete, altri si domandano se internet reggerà all’assalto del video o sarà fagocitata dal modello televisivo.
E’ in pieno corso una sperimentazione di strumenti e linguaggi comunicativi i cui esiti per ora non sono facilmente prevedibili. PrimoItalia è una nuova proposta di internet tv che parte da Vetrya, azienda italiana che si pone come obiettivo proprio l’ibridazione dei media nell’era digitale, operando sia sul fronte dei contenuti, come produttore e aggregatore, sia su quello delle tecniche innovative di comunicazione che utilizzano l’internet mobile e a larga banda. PrimoItalia si presenta subito come servizio multipiattaforma, dove la web-tv, pur presente, sembra non essere propriamente al centro dell’offerta. Molta enfasi viene invece attribuita alla possibilità di ricevere i numerosi canali disponibili sui nuovi apparecchi televisivi intelligenti e connessi alla rete, nonché sui dispositivi mobili di ultima generazione, ovvero i vari smartphone e tablet. Gli accordi stretti in questo senso con due colossi mondiali quali Samsung e Apple permettono di coprire una buona fetta del mercato dei ricevitori, con disponibilità di applicazioni specifiche che dovrebbero rendere trasparente e intuitivo l’accesso all’internet tv anche agli spettatori meno avvezzi all’uso di strumenti informatici. La compatibilità con Android, che si sta affermando sempre più come “il” sistema operativo per i dispositivi mobili, potrà poi garantire in futuro la portabilità del servizio su ogni tipo di hardware. Se sul fronte della multicanalità e della facilità di accesso PrimoItalia si presenta molto agguerrita, su quello dei contenuti cerca evidentemente di attrarre un pubblico alla ricerca di un’alternativa alla tv tradizionale, puntando molto sulla capacità di aggregare contributi provenienti dalla rete, come i servizi informativi di YouReporter, Ansa, Key4Biz, con altri che vengono dal mondo broadcast, come i canali cosiddetti lifestyle Alice, Nuvolari, MarcoPolo e Leonardo. Il tutto gratuito, ovvero pagato dalla pubblicità. Consapevoli però del fatto che non si sopravvive (almeno per ora) solo con gli alternativi, i creatori di PrimoItalia già hanno annunciato la prossima attivazione di un servizio premium di video on demand a pagamento incentrato sulle grandi produzioni cinematografiche. Anche qui l’esperienza tecnologica di Vetrya sarà essenziale nel mettere a disposizione sistemi di pagamento avanzati da dispositivo mobile, con la collaborazione degli operatori. Naturalmente rimangono sullo sfondo le criticità della rete a larga banda italiana. Una piccola postilla, nella sezione dedicata alle connessioni mobili del sito di PrimoItalia, recita: “per la fruizione è consigliabile utilizzare una connessione di tipo wi-fi se disponibile”. Che ne penseranno i nostri gestori telefonici, instancabili venditori di internet key? (E.D. per NL)