Mediaset informa che la Sezione Prima del Tar del Lazio ha oggi annullato la multa da 51 milioni di euro che l’Antitrust aveva imposto alla Società nell’aprile scorso per un presunto “accordo restrittivo” sui diritti televisivi di Serie A per le stagioni 2015-2018.
Il Tar ha accolto senza riserve il ricorso di Mediaset contro un teorema del tutto privo di prove che, per citare testualmente la sentenza, «non può definirsi quale “accordo spartitorio” dato che le parti hanno consentito il perpetuarsi di una concorrenza che altrimenti non ci sarebbe stata». Secondo il Tar, la soluzione orientata all’attribuzione dei due pacchetti principali ad uno solo dei due operatori (Sky, dominante sul mercato della pay tv), come sponsorizzata a posteriori dall’AGCM, «non sembrava certo idonea a consentire una svolta pro-concorrenziale». Per i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale «la “causa” contrattuale alla base della sublicenza per il pacchetto D richiesta dalla Lega e autorizzata dall’AGCM era pienamente lecita, in quanto orientata ad evitare contenziosi futuri, “stallo” del mercato e ulteriori inconvenienti per i consumatori, mantenendo la concorrenza effettiva in assenza di nuovi operatori concretamente interessati all’ingresso nel mercato specifico». Vedremo ora se, come probabile, la sentenza di primo grado sarà impugnata dall’Antitrust avanti al Consiglio di Stato. (E.G. per NL)