A seguito del complesso accordo raggiunto tra produttori ed emittenti il governo introduce nuove misure di semplificazione e sostegno per il cinema e l’audiovisivo che favoriranno uno sviluppo più sostenibile dell’interno sistema.
Il 26 giugno è stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il decreto legge recante, tra l’altro, misure urgenti di semplificazione e sostegno per il settore cinema e audiovisivo.
Il decreto è frutto di un lavoro di consultazione con le emittenti televisive nazionali, con le associazioni del settore cinematografico e audiovisivo e con i maggiori fornitori di servizi a richiesta all’interno di un tavolo coordinato da Lucia Borgonzoni, Sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali e Marco Bellezza, Consigliere giuridico del Ministro Di Maio (Ministero dello Sviluppo Economico).
“Il nuovo decreto rende nel complesso più funzionali, graduali e flessibili le modalità con cui i fornitori di servizi media audiovisivi devono promuovere le opere europee e italiane”, commenta Confindustria Radio Tv in una nota.
Le modifiche in materia introdotte dal D. Lgs 204/2017 (c.d. decreto Franceschini) avevano infatti ulteriormente inasprito il sistema di obblighi in capo ai broadcaster, “in alcuni casi eccessivamente rigidi e poco in linea con il mutato contesto del settore audiovisivo”, come recita la relazione illustrativa al decreto. Il nuovo accordo che recepisce l’accordo tra emittenti e produttori potrà rilanciare lo sviluppo dell’industria audiovisiva e le relazioni intersettoriali in maniera più sostenibile ed equilibrata per tutto il sistema.
“Piena soddisfazione per l’approvazione odierna da parte del Consiglio dei Ministri del DL che modifica gli obblighi di programmazione e investimento delle emittenti televisive e delle piattaforme digitali – ha dichiarato Lucia Borgonzoni, sottosegretario al MIBAC con delega al Cinema -. Questo risultato è il frutto di un importante lavoro portato avanti dallo scorso novembre e realizzato con il MISE e tramite il confronto con tutti gli operatori del settore: produttori, televisioni e , per la prima volta, delle nuove piattaforme digitali. Finalmente il settore ha regole certe, coerenti e sostenibili che favoriranno gli investimenti nella produzione audiovisiva italiana”. (E.G. per NL)