Un quarto delle stazioni televisive americane hanno ’spento’ i loro segnali analogici, entrando nell’era delle trasmissioni solo digitali. Nonostante due anni di preavviso e un’intensa campagna promozionale nazionale, centinaia di apparecchi che non erano stati convertiti si sono oscurati d’un tratto, provocando proteste in tutto il paese. Il governo americano ha previsto da tempo incentivi per favorire l’acquisto di apparecchi digitali o di convertitori del segnale. Il 17 febbraio era la data prevista per la fine delle trasmissioni analogiche dopo oltre mezzo secolo, ma l’amministrazione Obama ha ritenuto che la preparazione del paese per il passaggio al digitale non fosse adeguata e ha prorogato al 12 giugno prossimo il termine obbligatorio per lo stop. Ma centinaia di stazioni televisive hanno deciso di mantenere la scadenza del 17 febbraio, per la quale erano già pronte. Una ‘unita’ di crisì era stata allestita per far fronte alle possibili proteste o richieste di chiarimenti da parte degli utenti, che non si sono fatte attendere: centinaia di telefonate a un apposito centralino hanno dimostrato che una larga fetta dell’utenza era all’oscuro della novità. Il governo federale intende utilizzare le frequenze lasciate libere dal segnale analogico per sfruttarle per servizi di Internet senza fili, traffico radiofonico d’emergenza e altri usi. (ANSA)