Dopo una perdita di esercizio che ha ridotto di oltre un terzo il capitale sociale, nel mese giugno 2021 Comcast è stata costretta a iniettare 1,34 miliardi di euro in Sky Italia. In un’analisi approfondita, il quotidiano Italia Oggi snocciola senza pietà le cifre relative al 2020, non indicando alcuna prospettiva positiva per il 2021. A meno che Andrea Duilio, nuovo CEO, abbia in serbo qualche sorpresa.
Un annus horribilis
È noto come nel 2020, complice il primo lockdown, tutti gli operatori di intrattenimento a subscription abbiano incrementato clienti, engagement e fatturato. Netflix, Disney, Amazon e perfino le piattaforme minori hanno visto nella pandemia un insolito alleato per le proprie strategie di crescita. Ma Sky Italia, nonostante il lancio di Sky Wifi e la continua promozione di Sky Q ha visto invece peggiorare i suoi numeri relativamente a tutti gli indicatori.
Fatturato e abbonati
Il fatturato 2020 è sceso infatti dell’11,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2,89 miliardi di euro. In particolare, scendono i ricavi da abbonamenti residenziali (2,39 miliardi rispetto a 2,57), mentre quelli da installazioni e noleggi passano da 68,7 a 24,5 milioni. Considerevole anche la “contrazione nei ricavi da bar e hotel”.
Un segnale preoccupante
Il calo dei ricavi da installazioni dovrebbe implicare un calo (non necessariamente proporzionale) del numero di nuovi clienti, il che fa sospettare un saldo negativo nel numero globale di subscriber. Sky non rilascia dati relativi al numero di abbonati, ma si ipotizza questo sia sceso sotto quota 4,8 milioni: una lenta discesa, non un crollo. Ma nel 2020 l’effetto Serie A era ancora all’orizzonte; dunque sarà interessante verificare questo stesso numero a chiusura 2021.
La pubblicità
Scende la base abbonati dunque scendono i ricavi da raccolta pubblicitaria, passati dai 337 milioni del 2019 a soli 166 milioni nel 2020 (-51%).
I costi
Non tutti i numeri sono in negativo: i costi della produzione hanno infatti il segno più, passando da 2,83 a 2,86 miliardi di euro (+1,1%), anche se il costo del lavoro in quanto tale ha iniziato a scendere. A questo proposito ricordiamo che a dicembre 2020, quando alla guida di Sky c’era ancora Maximo Ibarra, la società aveva parlato di una ristrutturazione che avrebbe comportato un calo di circa 1000 dipendenti (su 5000) in quattro anni.
Un piano di sviluppo
Il calo dei dipendenti era da considerare parte del development plan (sottile ironia?) che si inseriva in un transformation process necessario dopo cha la pandemia aveva hit the revenues.
L’impatto degli OTT
La pandemia? Secondo Bloomberg il vero problema era invece la concorrenza posta delle streaming companies. Si tratta di offerte che hanno come punto di forza l’accesso non lineare ai contenuti, ironicamente un settore in cui proprio Sky era stata pioniere con i canali time shifted (eredi della famosa offerta Palco di Tele+ del 1998, a sua volta figlia di Primafila Stream). Senza dimenticare MySky HD (2005) che nella versione con hard disk prevedeva appunto la visione on demand.
Andrea Duilio, nuovo CEO
Il 26 luglio Comcast ha annunciato l’arrivo di Andrea Duilio come nuovo CEO di Sky Italia, con decorrenza dal 6 settembre 2021. Di provenienza Vodafone (dove ha militato per 22 anni), il suo profilo Linkedin riporta come ultima posizione “Consumer Business Unit Director”, con responsabilità relative al branding, al marketing, alle vendite e ai nostri vecchi amici big data. Precedentemente era stato Product Manager alla Galbani e alla Coca Cola.
Nuove strategie?
Troppo presto per sapere se confermerà la politica dei tagli iniziata dal predecessore o se vorrà impostare una nuova strategia. Per parte nostra, giusto per disturbarlo appena seduto alla nuova scrivania, abbiamo immediatamente richiesto un’intervista per NL. Vedremo se e quando ne avrà il tempo. (M.H.B. per NL)