Ottima annata per Discovery Italia: la raccolta pubblicitaria dei primi tre quadrimestri del 2017 è in crescita del 10% rispetto all’anno passato e con lo share del 7,2% sul giorno e del 9,5% sul target 25-54 anni distribuito sul network dei quattrordici canali di proprietà (sette in pay e sette in chiaro, tra cui Nove, Real Time, Dmax, Focus, Giallo, K2, Frisbee) Discovery è diventato il terzo editore della televisione italiana.
Se il trend della raccolta pubblicitaria dovesse rimanere costante anche nell’ultima parte dell’anno, le proiezioni sono di una raccolta complessiva di 225 milioni di euro (nel 2016 era stata di 204,3 milioni di euro, per un fatturato complessivo di 238 milioni, con 12,8 milioni di utili).
Il canale di punta è Nove, per il quale il general manager Alessandro Araimo (in foto) ha parlato di “sfida vinta”: “è un canale che cresce del 40% anno su anno, con +84% in prima serata e una share media dell’1,8% in agosto”. Il palinsesto è pieno di volti del momento: oltre a programmi di intrattenimento con Max Giusti, gli chef Cannavacciuolo e Cracco, Fabio Volo, Siani, De Sica e il duo Morandi-Rovazzi, il 22 settembre riprende Fratelli d’Italia di Maurizio Crozza; mentre ad ottobre inizia Kings of crime con Roberto Saviano narratore di storie di mafie e boss (programma già venduto all’estero in Europa e Sud America); infine debutterà Peter Gomez con La Confessione (prodotto da Loft, società del Fatto quotidiano), programma in cui il giornalista condurrà interviste ai protagonisti della cronaca.
Anche per Real Time è in programma una novità, ma in digitale: come riporta Italia Oggi, la chief content officier di Discovery Sud Europa Laura Carafoli, ha annunciato che a breve anche Real Time si doterà di una piattaforma online trasformandosi nel terzo OTT del gruppo (assieme ad Eurosport player e Dplay). L’entusiasmo verso questa modalità di raggiungere il pubblico deriva forse dalla notevole performance di Dplay, che conta 2 milioni di utenti unici al mese con collegamenti medi di 20 minuti.Uno dei contenuti principe dei canali di Discovery è e resta lo sport, come spiega Araimo: “Non abbiamo ancora chiuso la negoziazione con la Rai per la rivendita in chiaro delle prossime olimpiadi; mentre per uqanto riguarda la Serie A di calcio e la coppa Italia abbiamo monitorato la situazione sin dall’inizio. Continueremo a farlo, anche se il processo di assegnazione dei diritti tv è stato molto complicato e siamo in una fase di stallo e di non chiarezza”. Per quanto riguarda il tennis, Discovery è molto interessata al torneo Wimbledon (su Sky fino al 2018) visto che il palinsesto di Eurosport ricomprende gli altri tre tornei del grande slam, ma il general manager frena un po’ a causa dei costi: “va detto che i signori di Wimbledon hanno aspettative di incasso molto alte”.
Infine, anche la divisione italiana dovrà adeguarsi all’acquisizione da parte di Discovery del gruppo Scripps, con i due canali Fine living e Food network. Il presidente e general director di Discovery Sud Europa Marinella Soldi (in foto) è cauta sul punto: “dobbiamo aspettare il closing dell’operazione che ci sarà nel primo trimestre del 2018. Solo dal prossimo anno sapremo eventualmente come gestire il passaggio dei canali Scripps in Italia”. (V.D. per NL)