“I grandi broadcaster televisivi, in Europa, stanno continuando a perdere quote di audience a favore dei canali tematici. Discovery beneficia di questa tendenza per conquistare una giusta quota di mercato pubblicitario. In Italia, per esempio, Discovery è ora la terza più importante media company in termini di share televisivi, e sta migliorando il suo power ratio”: questo è quanto dichiarato da Marinella Soldi, AD del gruppo televisivo Discovery per l’Italia e il Sud Europa, durante l’Investor Day organizzato a New York da Discovery communications. Strategie pubblicitarie, pianificazione di spazi, acquisti: questa è la triade di operazioni prospettata da Discovery per risalire la china del mercato pubblicitario, partendo proprio dalle frementi aspettative riposte su Deejay Tv, il canale in chiaro al tasto 9 del telecomando, strappato al gruppo Espresso il 22 gennaio per 17 mln. Il traguardo che Discovery vuole tagliare è piuttosto evidente: immettere Deejay Tv nel mondo generalista, perché è proprio lì che risiede il fulcro del mercato pubblicitario; si sa che la corsa agli investimenti di tal settore è sempre in divenire, ma, almeno per ora, continua a regnare incontrastato il gruppo Mediaset, che nei primi sette mesi del 2015 ha una quota del 56,9% sul totale advertising in tv, seguito da Rai col 21,3%. Singolare il fatto che i due gruppi, che starebbero perdendo audience secondo statistiche attuali, incassano comunque quasi l’80% delle comunicazioni pubblicitarie in Italia. Sky conquista il terzo posto, con il 10,7% di quota, che dovrebbe salire nei prossimi mesi quando nel conteggio sarà ricompreso Mtv8, canale (raccolto da Sky Media dal 1° settembre scorso) su cui il gruppo sta dirigendo massime ambizioni. Il gruppo Discovery, pur essendo al terzo posto come totale audience, raggiunge solamente il quarto posto come quota di mercato pubblicitario, con una fetta del 5,4%, cifra assolutamente esigua se pensiamo alle alte prospettive del gruppo nel breve e lungo termine: è facile ravvisare il problema proprio nell’assenza di un canale forte in grado di assicurare, da solo, audience continuative attorno al 2,5-3% medio sulle 24 ore. Deejay Tv avrà proprio questo difficilissimo compito. Laura Carafoli, SVP Programming & Content Discovery Italia ha dichiarato in merito: “Con Deejay Tv diventiamo generalisti e parliamo a tutti. Daremo grande rilevanza alla prima serata con nuove produzioni originali e nessun genere sarà escluso: dal quiz al game show, dal reportage alle grandi serie tv, senza escludere eventi live e film passando per il dating show, il makeover e lo sport. Tutto questo con un’ambizione: non perdere la carica innovativa e di sperimentazione propria di Discovery e regalare al grande pubblico emozioni sempre diverse”. Per vincere la sfida generalista, Discovery sta lanciando su Deejay numerose trasmissioni che stanno portando risultati discreti (come l’Isola di Adamo ed Eva in prime time), ma si fatica ancora a plasmare un palinsesto sufficientemente promettente, in grado di attirare la fetta generalista del pubblico televisivo. Per ora non si intravedono grandi svolte in grado di rivoluzionare i dati auditel, ma a sorpresa le novità potrebbero arrivare proprio dallo sport con la recentissima acquisizione di Eurosport, di cui il gruppo Discovery Communications detiene adesso il 100%: Discovery Communications e la sua controllata Eurosport si sono aggiudicati l’esclusiva dei diritti televisivi per l’Europa per i Giochi Olimpici dal 2018 fino al 2024. Non appena l’affare da 1,3 mld di euro entrerà in vigore, qualsiasi altra emittente europea che vorrà mandare in onda una parte dei Giochi dovrà passare attraverso Discovery. Se il gruppo Discovery riuscirà ad attuare finalmente la strategia generalista sul canale 9, la sinergia con Eurosport potrà apportare ottimi risultati in termini pubblicitari oltreché, ovviamente, in termini di share televisivi. (S.F. per NL)