Pesantissime ipoteche sulla capacità di DAZN di gestire il servizio di somministrazione degli eventi sportivi in luogo di Sky. Una domenica da dimenticare per il colosso dello streaming video sportivo, tra black out e pessima gestione della comunicazione social.
Il fattaccio
Domenica 11 aprile 2021, proprio all’inizio dell’incontro Inter – Cagliari l’accesso al servizio di streaming di DAZN è risultato impossibile alla gran parte degli abbonati.
Il problema affidabilità
In pochi giorni si sono dunque concretizzati i rischi dovuti all’affidabilità del servizio da noi evidenziati in un recente articolo.
Sky si frega le mani?
Inutile sottolineare come questa mancanza di affidabilità sia particolarmente grave nel momento in cui DAZN si appresta a sostituire Sky nel ruolo di principale piattaforma per la Serie A.
Tweet tempestivo. Ma non molto efficace
Appena rilevato il problema la società ha messo on line il consueto tweet “alcune persone stanno riscontrando problemi” (minimizzare il numero di utenti impattati: una consuetudine anche oltre oceano). La mossa ha suscitato l’immediata ira degli abbonati (come facilmente verificabile seguendo i thread su Twitter).
Immediata eco sulla stampa nazionale
Il problema viene ovviamente riportato dalla stampa nazionale, che già verso le 13.30 titolava sull’evento, riportando anche qualche cortese commento degli utenti (“dovrebbero farvi chiudere domattina”, “non siete in grado”).
La durata dell’interruzione
L’interruzione si è protratta per ore. Ci risulta il problema sia stato risolto solo alle 17.05, cioè in corrispondenza della fine dell’incontro Verona – Lazio.
Le cause conclamate
Alle ore 16.50 la società ha messo online un tweet di spiegazioni che non ha contribuito a migliorare la situazione.
A partire dal carattere maiuscolo, cosa notoriamente altamente sconsigliata in quanto contraria alla netiquette e che in ogni caso rende difficile la lettura, DAZN effettua un poco elegante (e comunque irrilevante) scaricabarile.
Ineleganza nel disastro
Il content provider tenta di addossare la colpa sul fallimento di un partner esterno che fornirebbe i servizi di autentificazione. Spiegando, come se fosse una scriminante, che il problema sembra coinvolgere più paesi a livello europeo.
Il partner esterno…
Il partner esterno responsabile del fallimento non viene nominato. Sappiamo che DAZN fa ampio uso dei servizi di Amazon Web Services, dunque è praticamente impossibile che ci sia stato un problema di scalabilità, la capacità cioè di reggere un carico di accesso inusualmente alto. Più probabile qualche problema applicativo.
…se esiste davvero
Nel blog DAZN-TECH non appaiono specifici articoli che approfondiscono questo aspetto, per cui ignoriamo se si tratti davvero di un terzo attore. Se lo fosse, vorrebbe dire che un altro ente, differente da DAZN, possiede le credenziali degli utenti. Una scelta forse discutibile.
Le altre nazioni
Il tweet appena citato avanza l’ipotesi che il problema abbia riguardato altre nazioni a livello europeo. Non abbiamo trovato riscontro a questa affermazione ma – ironicamente – l’incontro dell’Inter è stato diffuso da DAZN Canada senza difficoltà.
Il problema della distribuzione
La veicolazione affidabile da parte degli OTT di eventi live è in ogni caso un problema molto complesso.
Proprio giovedì DAZN aveva pubblicato l’annuncio della ricerca di un “Distribution Platform Manager”. Comunicazione che esordisce con la frase: “Disrupting an industry isn’t easy”. Come dire che cancellare decenni di distribuzione satellitare è un compito piuttosto arduo.
Le piattaforme
Leggendo con la lente questo ed altri annunci di ricerca personale qualificato è impossibile trovare riferimento a specifiche piattaforme utilizzate da DAZN. Sono citati termini generici (quali “we rely on content delivery networks”) ma nulla di piu’.
Backup su Digitale Terrestre
La società deve essere comunque ben conscia di queste difficoltà. È infatti di pochi giorni fa la notizia – riportata da Milano Finanza – di un accordo con Cairo Communications per l’affitto di una quantità di banda sufficiente sul DTT nazionale all’erogazione di due canali pay. Da utilizzare proprio per la Serie A nella prossima stagione. O forse – alla luce dei problemi odierni – già dai prossimi incontri dell’attuale stagione. (M.H.B per NL)