(Apcom) – Entro il 2010 il 70% del territorio italiano avrà completato lo switch-off digitale ossia il processo che porta al progressivo spegnimento del segnale analogico a favore di quello digitale. Lo ha ribadito oggi a Torino il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, intervenendo alla conferenza stampa insieme alla presidente della regione, Mercedes Bresso, in occasione del passaggio al digitale terreste nel Piemonte occidentale nella notte tra il 19 e 20 maggio che riguarderà Rai Due e Rete Quattro. "Entro il 6rossimo anno lo switch-off digitale interesserà il 70% del Paese e il 30% già entro quest’anno, mentre la copertura digitale totale si avrà entro il 2012", ha detto Romani ricordando che nel Piemonte occidentale (le province di Torino, Cuneo e 74 comuni dell’astigiano per un totale di quasi 3 milioni di persone e 568 comuni) e in Trentino lo switch-off è fissato per ottobre; nel Lazio, in particolare a Roma, sarà per la metà di novembre in Campania per la metà di dicembre. Dopo l’esperimento della Sardegna e della Valle d’Aosta, il Piemonte rappresenta un ulteriore e più complesso campo di sperimentazione. "E’ emblematico – ha detto Romani – che questa nuova fase parta proprio dal Piemonte, da Torino, proprio quando siamo vicini al 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia. In accordo con la Regione abbiamo istituito un contributo di 50 euro per l’acquisto del decoder per chi ha un reddito inferiore ai 10mila euro all’anno e per le persone oltre i 65 anni". Lo sconto, che interesserà circa 100mila persone, si può richiedere direttamente al rivenditore presentando il proprio codice fiscale. Molta importanza ha in questa fase l’informazione e, come è stato sottolineato, l’attenzione alle zone montane dove la diffusione del segnale è più difficoltosa. "Secondo i dati raccolti – ha detto Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtvi – ad oggi il 94% degli utenti piemontesi sa che sta avvenendo questo passaggio e il 70% sa anche quando. Il livello di diffusione di coloro che possono ricevere il segnale digitale è del 65% a Torino e del 64% a Cuneo".