Il decoder-unico, ormai è chiaro, sarà il principale argomento tecnico-giuridico dei prossimi mesi in ambito televisivo. L’utenza chiede infatti a gran voce una sola centrale di controllo, per mettere ordine alla selva di telecomandi sviluppatasi nel salotto di casa.
Agcom, inoltre, dovrà concludere l’istruttoria prevista dalla Delibera 523/09/CONS, sulle caratteristiche dei decodificatori per la ricezione dei programmi televisivi in tecnica digitale e sulle iniziative utili all’adozione di un «Decoder unico». Così, in attesa che il regolatore decida quali caratteristiche dovrà avere il ricevitore multiformato con schema comportamentale unico, dopo la digital key di Sky – un escamotage tecnico che consente di ricevere attraverso il ricevitore satellitare della pay tv di Murdoch i programmi free in DTT, a condizione di avere un sistema d’antenna efficiente e di non essere in aree oscurate – Telecom Italia dà l’annuncio di un proprio apparato che pare potrebbe avere caratteristiche di ricezione ibrida. Si chiamerà "Cubo" e sarà presentato ufficialmente mercoledì prossimo. "E’ un oggetto che presenteremo innanzi tutto alla comunità di Internet, non sarà oggetto di commercializzazione di massa, ma speriamo si evolverà", ha spiegato l’a.d. di Telecom Italia Franco Bernabè alla trasmissione "In mezz’ora" su Raitre. Cubo è un decoder Internet-Tv, realizzato pensando "al modo in cui fruire di questi contenuti" in un ambiente in cui Telecom Italia ha investito 18 miliardi di euro negli ultimi 5 anni, "di cui 4 per la banda larga", puntando anche su un ritorno economico rilevante dalla tv su protocollo internet. Infatti, secondo Telecom Italia il futuro della tv passerà principalmente da Internet, attraverso la Ip Tv. Su questa prospettiva, non a caso, è stata presentata nei giorni scorsi l’iniziativa di tv on demand de La 7.