La televisione digitale vede in rosa il suo futuro. Forte incremento di pubblico assieme a un aumento e una diversificazione dei contenuti offerti saranno i binari di sviluppo della dtv (dall’inglese digital television) per i prossimi due anni, secondo le previsioni della ricerca Western european and Us digital tv adoption 2008, redatta dalla società di ricerche di mercato Datamonitor.
La crescita, in particolare, manterrà un tasso medio del 12% l’anno, sostenuta dall’approssimarsi del passaggio dall’analogico al digitale previsto negli Stati Uniti il prossimo febbraio e, sul Vecchio continente, entro il 2012.
Se erano 158 milioni le famiglie negli Usa e nell’Europa occidentale che hanno seguito nel 2007 programmi tv in digitale, nelle stesse aree geografiche il dato dovrebbe salire fino a quota 274 milioni, sempre entro il 2012. Sempre alla fine del 2007, il 54% delle case europee e d’Oltreoceano usufruivano di almeno un servizio digitale per la televisione. Nei prossimi 4 anni, sarà l’88% delle abitazioni a richiederne l’attivazione.
A giudizio di Datamonitor, l’andamento della crescita non sarà comunque costante, ma potrebbe registrare dei picchi anche a ridosso degli switch-off programmati, circa 12 o 24 mesi prima. A sostegno della televisione digitale dovrebbero intervenire anche la diffusione del digitale terrestre (dtt) e gli interventi delle singole Authority nazionali, volti a facilitare l’ampiamento dello spettro tv utilizzabile.
Le sole famiglie utenti del digitale terrestre (sempre tra Europa e Usa) saliranno dai 26 milioni ai 55 milioni nel 2012, mantenendo un tasso di crescita medio del 16%. Con il digitale terrestre, anche il digitale via cavo si confermerà una delle piattaforme preferite, con un aumento di clienti da 50 milioni. Del 28% sarà, invece, la crescita dell’lptv (il piccolo schermo collegato a internet), fino ad arrivare entro il 2012 a toccare la soglia dei 23 milioni di famiglie coinvolte. Più contenuto lo stesso dato previsto per le offerte satellitari, che seguiranno un trend al rialzo del 5,5% e conquisteranno altri 20 milioni di famiglie, per un totale di 86 milioni di case.
Video on-demand, servizi ad hoc su voce e dati, sempre secondo la ricerca Datamonitor, con una copertura on-line a 360 gradi e più contenuti saranno i pilastri delle offerte delle singole emittenti per fidelizzare i nuovi telespettatori.
Articolo tratto da “Italia Oggi” (20/08/08)