Non basta più stare comodamente sul divano e rivolgere lo sguardo verso la tv. Gli occhi cercano l’interazione con più mondi: la tv e il web, per godere contemporaneamente musica, video e comunicare con gli amici della rete.
Una sorta di relax condiviso. L’intimità del nostro soggiorno soffre forse di solitudine. Con il tablet possiamo “toccare” la tv con un dito. La tavoletta diventa il “second screen” attraverso il quale lo spettatore da passivo diviene attivo: interagisce e commenta i programmi in rete. L’offerta di successo è lanciata dalla BBC in febbraio: l’applicazione iPlayer per iPad e Android permette la visione di programmi sullo schermo mobile, ora aumentata del 22%. Il tablet gode di un’alta risoluzione, una maggiore durata delle batterie e della banda larga: virtù che rendono il videostreaming di qualità. È così che attraverso le applicazioni (BBC docet), le connessioni 3G e il wi-fi o Adsl di casa, è possibile portare la “nuova tv” in ogni angolo di casa, e non solo. La nuova frontiera è Tizi: il primo ricevitore portatile hot spot per iPad e iPhone che permette di vedere la tv digitale. Cambia quindi la concezione di visione, ora interattiva e arricchita dalla socializzazione. La prova è il Tablet Remote Control: un touch screen che funge da telecomando per la tv, per accedere ai video e per connettersi a Facebook e agli altri social network. Guardare un film, un reality show o un qualsivoglia programma televisivo è un momento collettivo: gli spettatori sono online e commentano ciò che vedono. Non solo condividere, ma anche partecipare: il telespettatore è coinvolto e con estrema facilità entra nel mondo televisivo, votando, commentando e scrivendo. Il coinvolgimento istantaneo stuzzica l’istinto di protagonismo e il tentativo di poter per una volta rompere lo schermo ed entrare nella tv. Con il tablet infatti gestiamo autonomamente la visione, la condividiamo al punto di poterla giudicare, plasmare ed arricchire. La rete elimina ogni filtro: basta sfiorare lo schermo e la curiosità è messa subito a tacere dalla soluzione immediata. E quel che il web toglie alla tv (i canali UHF 61-69 per il potenziamento della banda larga mobile), alla tv restituisce. (C.S. per NL)