Europa Occidentale: nel 2025 raggiunti i 197 mln di abbondati SVOD
Il 29/04/2020 Digital Tv Research ha pubblicato un’inchiesta riguardo a questo fenomeno, nello specifico in Europa Occidentale. Secondo questo studio, in quest’area, entro il 2025 verrà raggiunta la quota dei 197 mln di abbonati ai servizi SVOD (Subscription Video On Demand), registrando un incremento annuale dell’8,4% e del 49,8% nei cinque anni.
Verranno, quindi, più che raddoppiati gli 88 mln di abbonati del 2019, con un aumento di 45 mln di nuovi utenti nel solo 2020, anno nel quale – secondo le previsioni – la crescita dovrebbe attestarsi sul 50%.
In cinque anni Netflix arriverà a 67,7 mln di abbonati e Disney+ registrerà il +135%
Sempre riguardo all’area presa in esame dall’inchiesta, Netflix si riconfermerà la prima piattaforma SVOD, raggiungendo nel 2025 la soglia dei 67,7 mln di utenti paganti (+24,7% nei cinque anni e +4,5% annuo), con un’aggiunta di 24 mln di abbonati rispetto al 2019.
Anche Disney+, che fin dal momento del suo lancio ha avuto un forte e immediato impatto nel settore, conquisterà numeri importanti: 57,5 mln di abbonati paganti entro i cinque anni, riportando un incredibile aumento del 135% (circa +19% all’anno). Il colosso di Burbank ha, quindi, tutti i numeri e i requisiti per insediare il primo posto di Netflix ma quest’anno, non raggiungendo ancora il suo massimo, permetterà ad Amazon Prime Video di occupare ancora la seconda posizione.
Digital tv Research: i numeri in Italia
Il rapporto ha preso in esame anche i dati di ogni singolo Paese europeo e riguardo l’Italia il principal analyst di Digital tv Research, Simon Murray, ha così dichiarato:“Dopo una partenza lenta ci attendiamo una crescita futura forte. Si passerà dai 12 mln di abbonamenti svod alla fine del 2020 ai 21 mln nel 2025. Prevediamo che Netflix avrà 7 mln di abbonati italiani entro il 2025 a partire dai 4,6 mln del 2020, raddoppiati dal 2019, con Disney+ che arriverà ai 6 mln”.
Cosa succederà alla fine dei lockdown?
Le piattaforme SVOD potrebbero andare incontro a una decisa riduzione degli abbonamenti una volta revocati i lockdown. Nei prossimi anni sarà, dunque, fondamentale focalizzarsi al massimo su contenuti di rilievo. A questo proposito Simon Murray ha, così, spiegato:“Il pericolo è che gli abbonati guardino così tanti contenuti della library di una piattaforma durante il blocco che molti siano portati ad annullare l’iscrizione se pensano che resti poco da guardare secondo i propri gusti. Ciò influenzerà Disney+ in maniera minore, dal momento che il suo pubblico più giovane tende a guardare lo stesso contenuto più volte. Ma sappiamo che il pubblico più maturo delle altre piattaforme desidera continuamente nuovi contenuti, cosa che può essere difficile da ottenere soprattutto se si considera la sospensione delle produzioni durante questi mesi”. (N.S. per NL)